Dopo l’aggressione a Tixtla riappaiono tutti i normalisti: 13 liberati e 7 feriti
Dei 13 arresti che sono stati effettuati dopo le aggressioni, sono stati tutti liberati senza imputazioni. Nonostante ciò, continuano ad essere ricoverati in vari ospedali i 7 studenti, due di loro con ferite gravi. Molti dei giovani presentavano colpi in faccia, sulle mani e sulle gambe.
L’episodio repressivo che c’è stato ieri sull’asfalto di Tixtla, è incominciato alle cinque del pomeriggio quando un convoglio di sette autobus con 250 studenti normalisti rientrava da Chilpancingo nella comunità di Ayotzinapa. Granatieri della polizia statale e federale li hanno intercettati mentre erano in movimento, colpendo i finestrini e lanciando gas lacrimogeni al suo interno.
L’attacco ha fatto sì che molti studenti fuggissero sulle colline di Tepoltzin, nei dintorni di Tixtla, per proteggersi dalle pietre e dai proiettili che lanciavano i granatieri. Degli studenti hanno precisato che l’Esercito e la Marina erano presenti durante i fatti.
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