InfoAut
Immagine di copertina per il post

FPLP: Abū Māzen ai funerali del criminale Peres non rappresenta i palestinesi

La compagna Khalida Jarrar, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha affermato che la presenza di una delegazione composta da membri della leadership palestinese, guidata dal presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, al funerale del criminale di guerra Shimon Peres incarna l’umiliante relazione di questa sconfitta leadership con l’occupazione, dichiarando che tali burocrati non possono rappresentare le aspirazioni del nostro popolo.

In un’intervista con la radio Sawt al-Shaab la compagna Jarrar ha riportato: «Come può la guida di un popolo occupato partecipare ai funerali del colpevole di massacri contro la sua gente, tra cui l’attacco a Qana nel 1996, sapendo che questo criminale di guerra ha supportato anche la costruzione di nuovi insediamenti, ha proseguito lo sviluppo di armi nucleari ed è stato responsabile per l’uccisione del nostro popolo nei territori occupati della Palestina del ’48 durante la “Giornata della Terra” nel 1976?»

La Jarrar ha dichiarato che questa scelta da parte della leadership dell’AP è stato un insulto diretto alle madri dei martiri, ai prigionieri, ai feriti, a tutti coloro  a cui è stato demolito il proprio appartamento e a tutto il popolo palestinese che ancora soffre quotidianamente i crimini dell’occupazione. Ha anche osservato che le indegne giustificazioni arrivate dalla leadership dell’AP non riflettono in alcun modo le ambizioni del popolo palestinese. Il popolo palestinese è fiero e possiede una salda volontà, nonostante le circostanze difficili, ha proseguito la compagna.

Inoltre ha notato come ormai sia chiaro che la dirigenza dell’Autorità Palestinese sia impegnata in un approccio fatto da negoziati bilaterali, chiedendo agli occupanti di tornare ad un tavolo di trattative. Ha anche osservato che la partecipazione ai funerali Peres rappresenta anche un percorso verso la normalizzazione tra il mondo arabo e l’occupazione.

Infine la compagna ha esplicitato la toltale assenza di un approccio politico alternativo da parte della leadership dell’AP. È necessario esprimere un rifiuto popolare schiacciante per la partecipazione dei membri dell’Autorità palestinese ai funerali Peres. In oltre 70 anni il popolo palestinese non ha mai alzato bandiera bianca di resa e ha continuato invece a credere nell’intifada e nella resistenza all’occupazione.

La Jarrar ha ribadito che una leadership che partecipa ai funerali del criminale di guerra Peres non è adatta ad un popolo che ha offerto tanti sacrifici per la sua libertà.

da: palestinarossa.it

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Taser: due persone morte nel giro di 24 ore dopo essere state colpite dalle pistole elettriche

Un’altra persona è morta dopo essere stata colpita con il taser dai carabinieri: si tratta di un uomo di 47 anni di origini albanesi che è deceduto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggiornamenti su Alfredo Cospito e proposta contro il blocco della posta

Per rompere l’isolamento a cui l’anarchico Alfredo Cospito* è sottoposto tramite il blocco praticamente totale della corrispondenza, rilanciamo qui la chiamata a mandargli cartoline e lettere…

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso