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Francia, manifestante in fin di vita (aggiornato)

AGGIORNAMENTO 29/05: Il ragazzo ha subito una difficile operazione chirurgica e si trova tutt’ora in come artificiale in una situazione critica. La polizia sostiene che non sia più in perciolo di vita ma i medici prevedono che ci saranno, anche nel migliore dei casi, delle gravissimi conseguenze neurologiche.

Una notizia gravissima arriva dalla Francia dove da settimane la gente è in piazza per chiedere il ritiro della Loi travail, il jobs act di Hollande. Durante lo sciopero di giovedì 26 maggio un ragazzo di 28 anni, giornalista indipendente venuto a seguire la manifestazione, è stato ferito gravemente da una granata sparata dalla polizia. Dopo il corteo ufficiale una parte delle persone in piazza ha deciso di partire in corteo spontaneo verso la tangenziale per bloccarla. La polizia ha violentemente caricato i presenti e effettuato alcuni arresti tra cui un liceale. Alcuni manifestanti si sono avvicinati agli agenti per chiedere in coro il rilascio del fermato e i poliziotti in assetto anti-sommossa hanno deciso di disperdere le persone presenti sparando una granata “disaccerchiante”, un’arma pericolosissima che dovrebbe essere utilizzata secondo i regolamenti di polizia solo in caso in cui gli agenti si trovino minacciati da una banda armata. Le schegge della granata hanno colpito il fotografo alla testa, il giovane si è accasciato al suolo sanguinante ed è stato subito soccorso dagli altri manifestanti. Si trova ora in coma, le fonti mediche hanno confermato poche ore fa che è in pericolo di vita con gravi complicazioni neurologiche.
Giovedì sempre nella capitale francese, un altro poliziotto aveva puntato l’arma di servizio contro un gruppo di manifestanti.

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