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La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

A San Pietroburgo al Forum economico internazionale ,Putin ha ribadito il diritto iraniano a possedere energia atomica a scopi civili anche perchè il nucleare civile iraniano è gestito dalla “Rosatom”,azienda pubblica russa del settore nucleare. Le scorie della lavorazione vengono  lavorate e processate in Russia ,l’arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran avviene in siti dedicati che sono stati colpiti con esiti ancora incerti dagli attacchi americani. Nonostante l’ambiguo ruolo dell’Aiea che prima denuncia l’arricchimento e poi fa retromarcia appare evidente l’utilizzo  strumentale della questione nucleare nel determinare l’aggressione israeliana .

Ne parliamo con Francesco Dall’Aglio esperto in storia dell’Europa orientale e di strategia .

Da Radio Blackout

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