InfoAut
Immagine di copertina per il post

La Sicilia è in guerra: Renzi e gli Usa hanno deciso

Era già successo pochi anni fa: in occasione dell’intervento militare nella Libia dell’allora presidente Gheddafi; droni militare statunitensi che stanziano e partono dalla base “siciliana” di Sigonella. Anche allora il governo italiano si era piegato alle logiche guerrafondaie ed economiche statunitensi; interessato com’è, il paese di Obama, ad allungare le sue mani imperialiste su quell’area mediterranea. Come è andata a finire tutti lo ricordano. Oggi tornano a risuonare i tamburi di guerra, contro un nuovo nemico dell’Occidente: l’Isis e il “terrorismo internazionale”. E a nuovo nemico corrispondono nuove strategie militari … e nuovi armamenti.

Secondo l’articolo della testata giornalistica americana l’accordo raggiunto dai due governi prevederebbe l’invio in Sicilia di droni di nuova generazione: Predator e Reaper, mezzi a pilotaggio remoto che, a differenza dei Global Hawk, già presenti a Sigonella, appunto, dal primo intervento in terra libica, possono essere armati e svolgere, dunque, non soltanto compiti di monitoraggio bensì veri e propri attacchi militari. Questi mezzi saranno guidati a distanza grazie alla ventennale presenza, a Niscemi, di 46 antenne Nrft.

Finora, bocche cucite tra i politici italiani; o quasi. Se il Ministro della Difesa, Pinotti, non si è ancora espressa, qualcosa è scappato a Renzi e al Ministro degli Esteri, Gentiloni. Questi hanno voluto soltanto evidenziare il presunto carattere “difensivo” di questo accordo provando, di fatto, a negare la natura bellica di tutta la vicenda.

Due aspetti appaiono invece più che mai chiari ed emergono prepotentemente mese dopo mese: il primo è che le strategie imperialiste continuano ad avanzare in maniera sempre più subdola e meschina; siamo infatti convolti in uno stato di guerra permanente senza che, nessuno, abbia fin qui potuto esprimersi in merito in quanto “ufficialmente” non si è mai voluto riconoscere questo aspetto. La guerra si fa, oggi, nel silenzio più assoluto così da avere mani libere nell’accaparramento di stati, risorse, ricchezze. Il secondo è relativo al ruolo delle Sicilia in queste dinamiche: essa, infatti, pare assumere sempre maggiore centralità negli scacchieri internazionali che guardano, nella fase attuale, con sempre maggiore interesse al Mediterraneo e al Medio-Oriente. Basti pensare a Sigonella, Birgi e … Niscemi.

Questo ci conduce immediatamente ad un altro punto fondamentale: il Muos. Pare, infatti, che i responsabili politico-militari statunitensi abbiano lasciato trasparire un certo “fastidio” per il blocco ai lavori di costruzione e “messa in funzione” del mega-impianto di comunicazione satellitare: il Muos, per l’appunto. Ciò che pare infastidisca parecchio è, infatti, il rallentamento nella definizione di questo nuovo scacchiere militare provocate dalle proteste e dal conseguente blocco nei suddetti lavori. Il Muos già pronto, del resto, permetterebbe ai vertici militari americani di pensare all’utilizzo di tecnologie d’attacco sempre più sofisticate, con ulteriori guadagni per le lobbies degli armamenti e della guerra.

Ed eccoci, così, ad un’altra dirimente e centrale questione: la lotta e i conflitti che hanno attraversato Niscemi e la Sicilia contro il Muos come risposta possibile alle strategie e alle politiche guerrafondaie dei governi occidentali. Ben lontani infatti dai tempi in cui le guerre imperialiste (prima e seconda guerra del Golfo ad esempio) spingevano le popolazioni del “mondo occidentale” a protestare nelle piazze (anche se non può certo essere il semplice movimento d’opinione la soluzione, tantomeno l’obiettivo), è dalle lotte e dalla conflittualità tutta da esprimere nei e nel nostro territorio che è possibile scompaginare i piani guerrafondai, quantomeno del governo Renzi. Piani inevitabilmente connessi e dipendenti a un’opinione pubblica consenziente (o indifferente perlopiù), ma soprattutto a una necessaria stabilità e normalizzazione sociale e politica interna, se poi si tratta del Muos… Neppure a dirlo infatti, quanto potrebbero essere fondamentali in questi mesi il ruolo e le capacità politiche (a partire dal dibattito pubblico e mediatico) e di mobilitazione e reale opposizione del movimento No Muos. Domani intanto è atteso il responso del Consiglio di Giustizia Amministrativo proprio sulla legittimità del Muos.  

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza Inc: dove il Genocidio è testato in battaglia e pronto per il mercato

Gaza è diventata la vetrina di Tel Aviv per lo Sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e fornitori di aiuti umanitari collaborano in un modello scalabile di Genocidio Industriale venduto agli alleati in tutto il mondo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

America Latina, “la guerra secondaria”

Nel 2025, la competizione globale per i minerali essenziali – terre rare, litio, cobalto – e per le fonti energetiche – petrolio, gas, energie rinnovabili – sta riconfigurando il potere globale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al csoa La Strada

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso del Centro Sociale “La Strada” in via Passino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’assemblea nazionale “Stop al genocidio. Fermiamo il sionismo con la resistenza” si terrà al cinema Aquila

Alcuni giorni fa il sindaco Gualtieri aveva vietato l’utilizzo di una sala del cinema Aquila di Roma per l’assemblea nazionale convocata dalle organizzazioni palestinesi in Italia. Ora il passo indietro. LA LOTTA PAGA – L’ASSEMBLEA SI TERRÀ AL CINEMA AQUILA IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 Dopo la conferenza stampa di lunedì 8 settembre davanti […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “Blocchiamo tutto”. Mobilitazioni diffuse nel paese contro l’austerity di Macron

Intensa giornata di mobilitazione mercoledì 10 settembre in Francia, dietro la parola d’ordine “Bloquons Tout”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

A Gaza il colonialismo occidentale è stato smascherato

Attraverso Israele e l’ideologia del Sionismo, le élite occidentali hanno reinventato il loro orribile Sistema di Controllo Razzista e lo hanno spacciato per una causa “morale”. Ora la partita è finita.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Che fine ha fatto la battaglia per l’Acqua Pubblica?

Pubblichiamo un aggiornamento sulle attività del Comitato Acqua Pubblica Torino.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea geografa per la Palestina: quanto successo in parallelo al Congresso Geografico Italiano 2025 di Torino

Dal 3 al 5 settembre 2025, presso il Campus Einaudi e il Castello del Valentino di Torino, si è svolto il 34° Congresso Geografico Italiano.