
 In  queste foto la violenza e la prepotenza dell’Enel e delle forze  dell’ordine colombiane, che si comportano come la sua guardia privata.  Il nuovo atto di sgombero violento, umiliante e degradante è qualche  giorno fa. Il 14 maggio la polizia accompagnata da funzionari di Emgesa  (la joint venture colombiana creata dall’Enel-Endesa per costruire la  centrale idroelettrica del Quimbo) si sono presentati alla fattoria di  Don Gustavo a Gigante, una delle città colpite dal progetto. Alla  resistenza pacifica di Don Gustavo che si rifiutava di abbandonare casa  sua hanno risposto lanciando 5 bombe lacrimogene che gli hanno fatto  perdere i sensi, hanno poi distrutto la sua casa.
In  queste foto la violenza e la prepotenza dell’Enel e delle forze  dell’ordine colombiane, che si comportano come la sua guardia privata.  Il nuovo atto di sgombero violento, umiliante e degradante è qualche  giorno fa. Il 14 maggio la polizia accompagnata da funzionari di Emgesa  (la joint venture colombiana creata dall’Enel-Endesa per costruire la  centrale idroelettrica del Quimbo) si sono presentati alla fattoria di  Don Gustavo a Gigante, una delle città colpite dal progetto. Alla  resistenza pacifica di Don Gustavo che si rifiutava di abbandonare casa  sua hanno risposto lanciando 5 bombe lacrimogene che gli hanno fatto  perdere i sensi, hanno poi distrutto la sua casa.
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In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Gianni Alioti, ricercatore di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, ha scritto per Pressenza un approfondimento, con notizie inedite, sulle responsabilità di Leonardo nel genocidio a Gaza.

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.

Cisgiordania. Negli ultimi giorni, gruppi di coloni hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro agricoltori e terreni agricoli palestinesi a Betlemme, al-Khalil/Hebron e nella Valle del Giordano settentrionale.

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.