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Nuovo attacco aereo israeliano in Siria

Lo scorso anno Israele ha colpito piu’ volte in Siria quelli che fonti occidentali e arabe hanno descritto come “convogli di armi” destinate al movimento sciita libanese Hezbollah, alleato di Damasco. Tel Aviv non ha mai confermato ufficialmente queste notizie ma si e’ limitata ad affermare che Israele non consentira’ il trasferimento di armi sofisticate ad organizzazioni nemiche.

Intanto venerdi’ un alto funzionario dell’intelligence israeliana, coperto dall’anomimato, aveva fatto sapere che lo Stato ebraico potrebbe riconsiderare la sua (presunta) “posizione di neutralita’” nella guerra civile siriana, di fronte alla crescente presenza di jihadisti e qaedisti in Siria. Estremisti che, ha detto il funzionario, “oggi combattono contro Assad e che domani useranno le loro armi contro Israele”. Fino a due anni fa, ha aggiunto, i miliziani della jihad globale in Siria erano duemila, oggi sono almeno 30mila.

Secondo l’intelligence israeliana gruppi come il Fronte al Nusra e Ahrar al Shams hanno creato basi a ridosso delle alture del Golan. Starebbero anche reclutando militanti a Gaza dove, sempre secondo Israele, gia’ agiscono 1.200 affiliati a cinque formazioni qaediste. Il funzionario non ha chiarito cosa potrebbe significare la fine della “neutralita’ israeliana”. Tuttavia se l’aviazione con la Stella di Davide sino ad oggi ha colpito l’Esercito siriano, in futuro potrebbe prendere di mira i jihadisti a ridosso delle linee di confine.

da Nena News

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