Rapporti indecenti Erdogan- banchiere al Qaida
Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha incontrato più volte, segretamente, uno dei principali banchieri di al Qaida. Con la complicità di alcuni ex membri (dimissionari) del suo governo, inoltre, ha sottratto ingenti somme di denaro al bilancio statale per poter finanziare segretamente la guerriglia siriana, sempre grazie all’aiuto di Yasin al Qadi.
La notizia è stata diffusa dalla rivista francese “Voltaire”.
La vicenda è emersa in seguito a un’operazione anti corruzione condotta dalla polizia turca lo scorso 17 dicembre. Fondi neri, conti segreti in paradisi fiscali, traffici illeciti. In seguito allo scandalo si sono dimessi il ministro per gli Affari europei Egemen Bagis, dell’Economia Zafer Caglayan, dell’Ambiente Erdogan Bayraktar e dell’Interno Muammer Güler.
Quello che, invece, finora i media hanno taciuto è la ricca documentazione relativa agli incontri segreti tra Erdogan e al Qadi. La polizia è riuscita a documentare più di un incontro tra i due. «Ogni volta che il signor al Qadi è venuto a Istanbul è atterrato con un jet privato, le telecamere di sorveglianza dell’aeroporto sono state oscurate e le guardie del corpo di Erdogan accompagnavano l’ospite fuori dall’aeroporto, non facendolo passare per la dogana», si legge su un rapporto degli inquirenti.
Prendono sempre più corpo, dunque, le ingerenze della Turchia nella guerra civile siriana. E non solo. La presenza nella vicenda di Al Qadi, membro dei Fratelli musulmani, dà ulteriori certezze di come l’estremismo islamico stia giocando una partita mortale in Siria, con l’appoggio della Nato, di cui la Turchia è pilastro fondamentale.
Yasin al Qadi è un banchiere saudita, molto amico di Osama bin Laden (finché restò in vita). Egli ha ammesso (in più di un’intervista) di essere stato responsabile del finanziamento della Legione Araba bin Laden in Bosnia-Erzegovina (durante la guerra di Bosnia) e del finanziamento della presidente fondamentalista bosniaco Alija Izetbegovic, subito dopo il conflitto. Secondo l’Fbi, al Qadi ha anche svolto un ruolo centrale nel finanziamento degli attentati contro le ambasciate degli Stati Uniti in Tanzania e Kenia (1998). Per tutti questi motivi, il suo nome era stato inserito nella lista nera del terrorismo internazionale.
Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan insieme al presidente Usa Barak Obama. Entrambi forniscono aiuto ai ribelli siriani.
Inoltre, al Qadi è anche amico personale dell’ex vice presidente Usa Dick Cheney e ha avuto parte nella cosiddetta “guerra al terrore” lanciata dall’ex presidente Usa George Bush. La Ptech, una società d’informatica di proprietà del saudita, ha fornito il software necessario alle operazione anti terrorismo ai servizi segreti Usa dopo l’11 settembre. «Dev’essere per questo motivo che la guerra ad al Qaida è stata un fallimento clamoroso», ha dichiarato Fetullah Gülen, principale avversario politico di Erdogan.
da PopOff
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