Usa. Un’altra vittima, arrestato poliziotto. Call for #ShutDownA14
Nella giornata di ieri invece, l’arresto del poliziotto, dopo la diffusione di un video girato da un passante che si trovava nella zona. Un filmato che fa rabbrividire per la facilità con cui il poliziotto impugna la pistola e spara verso l’uomo che cercava di fuggire. Un’azione che si palesa agli occhi dell’opinione pubblica ma che sicuramente non costituisce l’eccezionalità dell’omicidio. Otto colpi, cinque dei quali andati a segno, che hanno colpito mortalmente W. Scott. Ma a rivelarci la natura ancora più malsana del poliziotto assassino, emblema di un’istituzione marcia, è il gesto di ammanettare la vittima inerme sul selciato, chiaramente senza vita, dopo che il poliziotto ha notato che qualcuno riprendeva con il telefonino. Una vera e propria pantomima nel tentativo di costruire un’altra realtà, come dimostra anche la collocazione del taser, da parte del poliziotto, vicino al corpo di Scott dopo la sua morte, o le grida che gli intimavano di stare fermo, dopo aver ricevuto la serie di proiettili che lo hanno ucciso. Eppure una statistica recentissima attesta che nel solo mese di marzo, sono state uccise 111 persone da parte della polizia negli Stati Uniti, dati che testimoniano un incremento di vittime, per lo più afroamericane, per mano delle autorità.
Intanto in diverse città degli stati uniti si stanno costruendo numerose iniziative di sensibilizzazione verso #ShutDownA14, la mobilitazione nazionale del 14 aprile contro le brutalità e le uccisioni della polizia. Un appello che si sta diffondendo e che chiama ad uno sciopero generale che si estenda anche nelle scuole. Un giorno di resistenza massiva in tutti gli Stati Uniti per dare ancora una volta un segnale forte contro le violenze della polizia e per richiederne a gran voce la fine degli abusi.
Riportiamo qui sotto un estratto di 45 secondi del video, la cui versione integrale è visibile sul sito The Post and Courier:
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