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Passeggiata resistente a Guardiabella: Una giornata di gioiosa lotta!

Inauguriamo questo capitolo con un contributo che ci arriva dalla Liguria, in particolare dal comitato di InterVento Popolare del ponente ligure, in merito all’attivazione sul territorio di diversi comuni limitrofi a Imperia dove è previsto un progetto di 32 pale eoliche denominato “IMPERIA Monti Moro e Guardiabella”.

Sabato 2 novembre abbiamo organizzato, come Comitato di Intervento Popolare del ponente ligure, una passeggiata resistente sul monte Guardiabella per ribadire la nostra ferma opposizione al folle progetto, proposto dalla società privata “18 + Energia S.R.L”, di realizzare un mega parco eolico sulle alture circostanti la provincia di Imperia.

Complice il bellissimo tempo, assieme ad un nutrito gruppo di cittadine e cittadini solidali abbiamo cominciato l’escursione alle ore 10.00, condotti da Antonella, guida naturalistica esperta e membro attivo del Comitato, che, con grande professionalità e passione, ha illustrato le peculiarità storiche e le bellezze naturali di questo scorcio di Liguria. Inoltre, grazie alla presenza di Rudy, esperto naturalista e membro della LIPU, abbiamo beneficiato di una dettagliata lezione sui corridoi di migrazione degli uccelli e sul rischio che, con l’istallazione delle pale eoliche in questo settore, il già fragile equilibrio naturale di questi luoghi possa venir irrimediabilmente distrutto, provocando alterazioni imprevedibili che impatterebbero in modo devastante sulla biodiversità e sulla vita dei selvatici.

Di fronte alla bellezza mozzafiato del monte Guardiabella, alla sua ricchezza storica, culturale e naturalistica, non poteva che alzarsi ancora più forte il grido di contrarietà a questo ennesimo tentativo di devastazione e saccheggio, volto solo ad arricchire i privati, incurante della scia di distruzione e morte a cui darebbe avvio. Si parla di migliaia di uccelli migratori destinati a morte certa a seguito dell’impatto con gli aereogeneratori, dell’aumento del dissesto idrogeologico in una vasta area di territorio e di un inevitabile processo di annientamento delle comunità locali che porterebbe solo degrado e cementificazione.

La passeggiata resistente, che ci ha condotti fino alla vetta del Guardiabella – da cui abbiamo potuto abbracciare con lo sguardo la vera ricchezza della nostra regione – ha rafforzato in tutti noi la necessità di lottare per la preservazione di ciò che ci è più caro: la Natura. Lo faremo con lo spirito di gioia che ha accompagnato le 3 ore di cammino, circondati da una miriade di Crocus Ligusticus Mariotti e da mucche libere, e con la determinazione di chi ha deciso di sedersi dal lato più scomodo della Storia, quello in cui, per capirci, non ci è consentito abbassare mai la guardia poiché consci della necessità di batterci non tanto per noi ma, soprattutto, per le generazioni che verranno dopo.

Ritornando a valle, verso le 4 di pomeriggio, abbiamo fatto tappa a casa di un abitante di San Bernardo di Conio che ha gentilmente preparato il caffè a tutti, regalandoci così un bellissimo momento di condivisione e solidarietà. Ognuno di noi, a fine giornata, aveva il sorriso sulle labbra e quella determinazione negli occhi che, forse, è l’arma più pericolosa – ed inaspettata per la sua imprevedibilità – contro cui si scontreranno i signori del profitto, i quali sono convinti di vivere in un mondo privo di ideali.

Davanti a tanta arroganza noi rispondiamo: non passeranno.

Comitato di Intervento Popolare – ponente ligure

https://www.interventopopolare.it

Di seguito l’intervista radiofonica a un’attivista del comitato che racconta il progetto e le implicazioni sul territorio.

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