Non sono bastate tre alluvioni e 41 morti per capire che non bisogna aggiungere un metro cubo nelle aree a pericolosità idraulica ma semmai liberare dal cemento e ridare agio ai fiumi. Il caso paradossale del nuovo progetto della Regione dove già il 23,2% dell’urbanizzato è in aree a elevata pericolosità idraulica.
Abbiamo fatto una chiacchierata con un abitante del biellese, territorio che lo scorso venerdì è stato sconvolto da un’ondata di maltempo e alluvioni. È chiaro come i disastri come questo non siano frutto del caso o della natura, bensì siano il risultato materiale di una serie di scelte politiche ed economiche che hanno come priorità […]