Chivasso: mille in corteo contro l’ampliamento della discarica
Si è svolto oggi, a Chivasso (alle porte di Torino), il primo corteo organizzato dal comitato Restiamo Sani e dall’associazione TerraSana, al quale hanno aderito altri comitati e associazioni tra cui la Coldiretti e partiti di minoranza nel consiglio comunale chivassese.
La manifestazione di oggi, che ha visto la partecipazione di circa mille persone, è stata convocata per contrastare il progetto presentato da SMC e avallato dall’amministrazione comunale di centro-sinistra guida PD. Il piano prevede l’arrivo nella discarica chivassese, già contenente 4milioni m³ di rifiuti, di un ulteriore milione di m³ che dovrebbe servire a finanziare un impianto, in realtà specchietto per le allodole, per il trattamento e riciclaggio dei rifiuti. L’impianto, gestito dalla stessa SMC, presente sul nostro territorio da ormai oltre 30 anni, avrebbe dovuto chiudere all’inizio del 2000. Grazie ad ulteriori proroghe e altri incassi la SMC ha finanziato e mantenuto in vita le giunte comunali passate e presenti apportando cospicue entrate ai bilanci comunali.
Neanche il 4° incendio nella discarica, questa volta di materiali plastici e gomme, ha indotto l’amministrazione chivassese a imporre uno stop precauzionale alla discarica. Eppure solo una settimana dopo è stato diramato dall’amministrazione stessa un comunicato in cui si vietava l’uso e consumo di ortaggi, verdure e latte e l’alimentazione e il pascolo di animali in esterno, senza contare la certificata contaminazione della falde acquifere utilizzate per l’irrigazione dei campi.
Un corteo partecipato e colorato dalla presenza di decine di bambini ha percorso le strade cittadine nonostante la pioggia, sino ad arrivare nella Piazza del Duomo sotto la sede del Partito Democratico, vero responsabile dell’appoggio a questo progetto. Non a caso i fratelli Colucci erano tra i sovvenzionatori della cena di Renzi e il vice-sindaco chivassese Massimo Corcione, alle richieste di informazioni e spiegazioni da parte dei cittadini ha risposto con l’intervento dei carabinieri, per poi vendere la salute dei suoi cittadini presentando il progetto alla Leopolda di Renzi. I cittadini chivassesi e tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione di oggi hanno dimostrato che questo è solo il primo passo verso una lunga stagione di lotte, per un nuovo appuntamento in piazza alla fine di Dicembre.
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