InfoAut
Immagine di copertina per il post

Genova: Arriva Draghi, rimossi e sequestrati i cartelli contro i depositi chimici

||||

A Genova, nel quartiere di Sampierdarena, i bimbi della scuola d’infanzia Firpo avevano colorato i cartelli contro i depositi chimici, ma sono stati rimossi e sequestrati prima del passaggio dell’auto del premier Draghi. Le maestre sono state identificate  

Draghi, a Sampierdarena c’è il mondo, investi nel nostro futuro“, “Vogliamo respirare i colori, non i vostri veleni” e ancora “Signor Draghi 30 milioni per questo quartiere, no ai depositi chimici” sono i testi scritti dalle maestre e colorati dai bambini della scuola d’infanzia Firpo di Sampierdarena che  poco prima del passaggio del corteo di auto che portava il premier Mario Draghi e il sindaco di Genova Marco Bucci le maestre della scuola insieme ad alcuni genitori del Comitato solidale Firpo hanno affisso alle grate di via Reti.

Una protesta simbolica e ‘colorata’ contro l’ipotesi del trasferimento dei depositi chimici a ponte Somalia nel quartiere di Sampierdarena che preoccupa molto tutto il quartiere. I cartelli erano stati esposti da parte delle maestre della scuola dell’infanzia Firpo, insieme ad alcuni genitori del Comitato solidale Firpo, per protestare contro lo spostamento presso il ponte Somalia, nel porto di Sampierdarena, dei depositi chimici che attualmente si trovano a Multedo, provvedimento che ha suscitato molta preoccupazione negli abitanti del quartiere e al quale dovrebbero essere destinati 30 milioni di finanziamenti pubblici.

Ma qualche minuto prima del passaggio delle auto, la polizia ha notato il piccolo gruppo e i cartelli sono stati arrotolati e sequestrati. Ai presenti, come racconta Sara Bacigalupi, sono stati presi i documenti, “riconsegnati dopo circa un’ora solo dopo che il premier ha lasciato Sampierdarena”.

Dalla Questura, fanno sapere che non è stata fatta nessuna denuncia ma solo l’identificazione delle maestre e il ‘ritiro’ dei cartelli che sono stati sequestrati.

In un comunicato stampa il Comitato solidale Firpo ha espresso indignazione per “l’ennesima prevaricazione di questa Amministrazione che non tollera dissensi ai propri piani, non accetta discussioni, non ammette voci contrarie intelligenti e di buonsenso, fondamentalmente perché non ha risposte da dare, né a chi sta protestando né a chi sta chiedendo di investire realmente su questo quartiere (e quindi su Genova intera) quei 30 milioni di euro che, invece, andranno a finanziare il loro folle progetto dello spostamento dei depositi chimici“.

Da Osservatorio Repressione

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

draghigenovainquinamentoTRANSIZIONE ECOLOGICA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Associamoci per resistere anche al di là delle Alpi: solidarietà dal popolo No Tav ai compagni e alle compagne di Soulèvements de la Terre.

Durante la mattina di ieri il governo francese ha mobilitato un importante numero di forze dell’ordine insieme alla SDAT (Sotto Direzione Anti Terrorismo) per operare una serie di perquisizioni in tutta la Francia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: il movimento No Ponte contesta Salvini

Il Movimento No Ponte ha contestato il Ministro delle infrastrutture che oggi a Messina si è dovuto rinchiudere su un traghetto per la sua passerella politica. All’arrivo di Salvini è avvenuto un lancio simbolico di carta igienica. Cori anche contro la CISL che ha organizzato l’evento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Acque agitate

Accade in Piemonte. È la battaglia in atto tra due marchi dell’imbottigliamento, Eva di Paesana e S. Anna di Vinadio. Il motivo del contendere – concorrenza sleale utilizzando i social – non ci riguarda.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Dall’altra parte della via Emilia

Le lacrime versate sul disastro che ha colpito la Romagna ci stanno insegnando a cambiare approccio verso il governo del territorio, a fermare nuove impermeabilizzazioni, puntando solo sulla manutenzione del territorio?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il movimento No Tav in Valsusa verso una primavera di lotta

Mentre sui giornali continuano le prese di parola ipocrite dei politici di fronte al disastro ambientale in Emilia Romagna, e mentre Salvini porta avanti il suo progetto per l’ennesima grande opera inutile, il ponte sullo stretto di Messina, in Valsusa il movimento No Tav non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV: la Francia nell’imbuto della Torino-Lione

Grande è la confusione sotto il cielo della Torino Lione. Un terremoto mediatico si è scatenato qualche giorno fa lungo la faglia tellurica dei rapporti italo-francesi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I percorsi di mobilitazione indigena dell’Africa dell’est per la conservazione ambientale

La difesa è primariamente una difesa organizzata su base comunitaria dalle conseguenze nefaste che l’applicazione del concetto neo-coloniale di “area protetta” produce nella vita quotidiana delle comunità che abitano ancestralmente i territori in questione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

17 giugno: corteo a Messina per ribadire il No al Ponte sullo Stretto

Noi abitanti dei territori dello Stretto di Messina, riconoscendo e volendo contrastare un modello di sviluppo inumano e quindi inaccettabile, sentiamo necessario un agire conflittuale verso ciò che ci schiaccia e produce disastri sociali, climatici, umanitari. Dichiariamo perciò che non ci fermeremo fintanto chè il ponte non sarà cancellato dall’orizzonte futuro del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

17 giugno: diecimila stivali per una ricostruzione sociale dei territori alluvionati

Il 17 giugno, a un mese esatto dall’alluvione: 10mila stivali per portare sotto la Regione il fango che abbiamo raccolto – Per una ricostruzione sociale dei territori

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sicilia: 1600 ulivi abbattuti per il Thyrrenian link. Parte la mobilitazione a Termini Imerese

1600 ulivi secolari abbattuti per fare spazio al Thyrrenian Link di Terna. Parte la mobilitazione a Termini Imerese

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecologia-mondo e crisi del capitalismo. La fine della natura a buon mercato

Questo non è un libro sulla Natura.
È un libro sul capitalismo, sui rapporti umani di potere e ri/produzione, e su come entrambi si sviluppano nella rete della vita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perché il nucleare pulito è una chimera

Mentre la Germania spegneva le sue centrali atomiche, l’Italia ha partecipato da «osservatore» a un meeting dei paesi nuclearisti

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Legittimare l’estrattivismo. La licenza sociale ad operare

Se questo fenomeno affligge da sempre i cosiddetti paesi del Sud del mondo, oggi riteniamo di poter parlare anche di estrattivismo europeo. In nome della transizione verde, si stanno infatti moltiplicando progetti di estrazione di risorse strategiche all’interno dei confini dell’UE.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: trattori e abitanti in marcia contro il progetto di hub energetico delle terre sarde e i maxi impianti eolici

Mercoledì 12 aprile, nel centro sud della Sardegna, si è svolta una manifestazione per dire ‘no’ alla costruzione di oltre 17 aerogeneratori (pale eoliche) vicino al sito Unesco di Barumini, il più grande villaggio nuragico della Sardegna.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Genova: Impedire il passaggio di armi non è associazione a delinquere. Archiviata inchiesta sul Calp

Il giudice archivia l’inchiesta sui portuali del Calp di Genova, lottarono contro le navi delle armi: “La loro è attività politica”. Erano stati indagati per associazione a delinquere finalizzata alla resistenza, all’ accensione di fumogeni, al lancio di oggetti pericolosi e all’attentato alla sicurezza pubblica dei trasporti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunità Energetiche: un’ipotesi reale nel mare della crisi energetica?

Martedì il Consiglio dei Ministri ha approvato tra vari provvedimenti un decreto-legge che ha l’obiettivo di contenere i costi dell’energia, simile ad altri già approvati in precedenza ma con la proroga di alcune agevolazioni, evidentemente insufficienti, per le tariffe di energia elettrica rivolte a nuclei con isee inferiore a 15 mila euro o persone in gravi condizioni di salute.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Siccità e crisi idrica: intervista a Alessandra Turco, di Associazione Rurale Italiana

Il 2023 è da poco cominciato ma questa primavera pare preannunciare quella che sarà un’estate ancora più arida della precedente. La situazione idrica nelle città versa in condizioni disastrose, nella fattispecie i fiumi torinesi hanno raggiunto minimi storici.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: in oltre diecimila a fianco dei portuali contro guerre ed invio di armi

In oltre 10mila da tutta Italia hanno risposto all’appello lanciato dal Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali e da USB per una grande manifestazione sotto lo slogan “Abbassate le armi, alzate i salari”.