Lettera di Giorgio e Luca dal carcere di Saluzzo e Ivrea
Con questa vogliamo salutare la Valle che Resiste e tutta la manifestazione. Vorremmo essere lì con voi a marciare ancora una volta per la difesa della Valle, come abbiamo sempre fatto da molti anni a questa parte, ma come sapete non è possibile.
Siamo rinchiusi in una prigione perché siamo notav, perché abbiamo lottato e resistito consapevoli di stare dalla parte del giusto, insieme a migliaia di altre persone. Ci sentiamo parte di un’esperienza che ci ha dato molto e che continua a farlo nonostante le mura e le sbarre che ci dividono.
Dal movimento abbiamo imparato a usare prima il “noi” dell’io e anche in questo caso, da detenuti , ragioniamo così. Sappiate che se noi siamo rinchiusi qui dentro è perché vogliono spaventare e indebolire il movimento, perché nonostante le reti, il filo spinato e i muri capiscono che non facciamo un passo indietro.
Da che mondo e mondo le lotte prima o poi fanno i conti con il carcere, è normale e non ci spaventa né ci deprime. Siamo orgogliosi di essere notav, di essere parte di una comunità in lotta che difende la propria terra e il futuro di tutti. Siamo orgogliosi di veder sventolare le bandiere con il treno crociato ovunque, e anche noi da qui, facciamo il tifo per voi ( e per noi). Ci sentiamo come in una squadra di calcio, diciamo momentaneamente in panchina, e va in campo chi è più in forma.
Vogliamo ringraziare tutti per le lettere, i telegrammi e le cartoline; per la festa di Bussoleno, per le arance dalla Calabria e per non smettere, neanche per un minuto , di lottare.
Anche da qui…siamo notav, fermarci è impossibile!
Giorgio e Luca
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