Ora basta! 90000 euro al giorno per un cantiere che non c’è!
In questo video riassuntivo possiamo vedere una panoramica del fortino di Chiomonte. Il 27 giugno la polizia con un’operazione militare di oltre 2000 uomini occupo’ il piazzale del museo archeologico di Chiomonte. Da allora l’espansione delle reti è proseguita fino al 24 agosto con l’ultimo dei tre allargamenti che ha di fatto completato l’occupazione dei terreni di proprietà pubblica. Il cantiere reale però non è costituito dall’area ad oggi occupata ma dovrebbe essere impiantato nei terreni a nord delle recinzioni, di proprietà privata (oltre il 90% dei quali di attivisti no tav). Ad oggi queste recinzioni rappresentano una mera bandierina mediatica con la quale il governo ed in particolare i politici locali piemontesi (di entrambi gli schieramenti) stanno ingannando l’italia e l’europa per avere accesso ai fondi europei riservati alle grandi opere. Oltre all’occupazione militare in val di Susa non succede altro e quello che viene spacciato come cantiere è in realtà un fortino vuoto difeso da centinaia di poliziotti. Il tutto costa alla collettività 90000 euro al giorno da ormai più di tre mesi, la quale spesa è esclusa dai fondi comunitari e sta già ricadendo pesantemente sulle casse del ministero degli interni o meglio è denaro che questo governo recupera con le manovre finanziarie tagiando ai servizi e ai veri investimenti. Milioni di euro in forza pubblica di occupazione che non producono nulla, non costruiscono nulla e non servono certamente a superare una crisi economica che si profila durissima. Questa non è una lamentela del movimento che anzi considera una vittoria la situzione di blocco ed enpasse ma un grido di allarme rivolto a tutti i cittadini italiani. Tutti devono sapere la farsa che si sta svolgendo oggi in valle di Susa. Tutti devono spare che questo è un furto di denaro pubblico e come tale va fermato immediatamente. Qui non si sta costruendo un’opera pubblica peraltro del tutto inutile si sta rubando del denaro!
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