InfoAut
Immagine di copertina per il post

Proseguire nella lotta fino alla vittoria

Riprendiamo (da notav.info) l’editoriale della testata uscito anche in forma carteacea e distribuito in occasione del corteo di sabato 23 marzo. Un’analisi della situazione che invita a non abbassare la testa, ricordando a tutt* che il Tav lo si fermerà solo lottando!

Il 2013 si apre con un rinnovamento politico di larga misura che ha coinvolto il parlamento italiano. Con numeri non marginali e di tutto rispetto nel luogo di decisione istituzionale più alto entra prepotente l’istanza no tav. Superano il centinaio i deputati eletti con questo mandato inserito nel loro programma di governo, l’abolizione del progetto alta velocità Torino Lione. Il primo risultato assolutamente non marginale di questa vicenda è che si torna a parlare di quest’opera nel merito, nel suo significato economico e politico e non solo in termini di ordine pubblico. Si torna a parlare delle analisi, dei dati e dei ragionamenti che il movimento no tav in questi anni ha prodotto.

L’opera, il progetto, sono una proposta che arriva dal più remoto passato della sinistra istituzionale italiana ma hanno anche una storia di studio e opposizione sin dagli inizi, dal basso, una conoscenza e un’analisi nata dal lavoro volontario di tanti cittadini insospettiti dapprima e poi indignati e poi ribelli.

Discutere oggi dell’opportunità di quest’opera non è più eresia e quella compattezza istituzionale che abbiamo conosciuto negli anni passati scricchiola sotto il peso di nuove istanze istituzionali come quella del movimento cinque stelle che hanno interesse a marcare una linea netta di discontinuità con il passato. Come porsi in questa fase è dunque centrale per proseguire la lotta, raggiungere con metodo degli obiettivi intermedi e giungere infine alla vittoria, l’abolizione del progetto, la chiusura del cantiere di Chiomonte e il recupero della nostra amata valle Clarea. Di sicuro possiamo sapere che la volontà dei gruppi di potere che hanno invaso una porzione della valle di Susa devastandola e militarizzandola non è mutata. Proprio in questi momenti incerti il cantiere prosegue come se nulla si fosse modificato e si prepara il basamento per l’arrivo della famosa trivella-talpa che dovrebbe scavare il tunnel geognostico.

La valle Clarea continua ad essere militarizzata da recinti e uomini armati che perlustrano, identificano, fermano e allontano con prepotenza e violenza i valsusini che si avvicinano all’area. Non è dunque il momento di sedersi sugli allori ed attendere che qualcuno o qualcosa liberi la nostra terra o imponga lo stop a quest’opera. Solo continuando la pressione su ogni lato e aspetto di questa devastazione si otterranno risultati anche a livello istituzionale. Se in questi anni la resistenza no tav non avesse attaccato con continuità le recinzioni oggi il cantiere sarebbe in uno stato di avanzamento molto superiore e il solo pensare di rinunciare a quest’opera sarebbe stato eresia. Ora si tratta di proseguire e infliggere al cantiere i colpi più duri.

Proprio ora che il meccanismo può iniziare a cedere è il momento di continuare a dare le spallate più importanti, quelle decisive. Nulla di più di quanto in questi anni già si è fatto, blocco dei mezzi di cantiere, taglio delle recinzioni, cortei attorno al cantiere, passeggiate diurne e notturne, iniziative di sensibilizzazione sotto le sedi delle ditte interessate alle devastazioni, comunicazione in valle e fuori, monitoraggi, preghiere, indagini e soprelluoghi, ricorsi legali nei vari tribunali, assemblee informative, campeggi e presidi quanto più a ridosso e possibile alle aree di cantiere per poterle disturbare e tenere sotto pressione.

Oggi è il momento di dare il meglio di noi stessi e della valle di Susa, terra ribelle e resistente. Davanti a noi ancora una volta i mesi migliori per lottare, la primavera e l’estate, le giornate che si allungano e il tempo che permette dopo un lungo inverno di restare più a lungo in montagna, nei nostri boschi, difendendo la nostra terra. L’inverno per quanto abbia rallentato un po’ le iniziative del movimento ha anche rallentato e non poco i lavori al cantiere e come dicevamo prima la talpa-trivella non è ancora giunta a Chiomonte. In previsione del suo arrivo dunque ridiventa centrale riacquistare agibilità a ridosso delle recinzioni. Chiomonte e Giaglione dovranno tornare ad essere luoghi vissuti da tutti installando delle strutture che permettano di poter vivere e presidiare il territorio. Presidi che sappiano accogliere i no tav della valle ma anche i tanti generosi no tav che da ogni parte d’Italia e d’Europa giungono a sostegno della resistenza popolare. Presidi come punti di riferimento per incontrarsi, unire le forze, da cui partire per lottare e dove tornare per riposare e fare discussioni, assemblee, informare chi giunge da lontano e conoscersi.

Nulla di nuovo dunque, ancora tanta resistenza e tanta determinazione, senza deleghe e con molto metodo, continuità e caparbietà, dote questa assolutamente abbondante nelle nostre montagne. Con interesse potremo dunque continuare a guardare lontano, a chi oggi in tutta Italia e da qualche mese anche in parlamento si batte contro questa devastante opera. Ancora una volta, dopo un presidio, un blocco, una passeggiata al cantiere potremo guardarci allo specchio con dignità, sicuri di aver dato il meglio di noi stessi, di non aver atteso o delegato ma di aver agito, resistito e lottato, per noi, per il nostro futuro, per i nostri figli e per il futuro di questa terra. Oggi più di ieri nessuna azione va trascurata, nessuna occasione va persa, proprio da oggi dobbiamo ripartire, con più forza, con più determinazione ancora.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

23marzonotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP29: l’assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e “il petrolio dono di dio…”

Da Radio Blackout: Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nucleare: vecchi rischi e falsi miti sul tavolo della transizione energetica

Lo scorso 6 novembre si è svolto presso il ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale l’evento inaugurale del World Fusion Energy Group (WFEG). Il summit, incassata l’assenza per malattia della premier Giorgia Meloni, la quale non ha comunque mancato di far pervenire il suo appoggio al mirabile consesso per voce del sottosegretario Alfredo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Cu cu, cu cu, le reti vanno giù!

Sull’iniziativa di domenica in Val Susa, presso i terreni del presidio di San Giuliano, riprendiamo queste riflessioni pubblicate su notav.info

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inganno della Torino – Lione

Continuare a parlare di Alta Velocità tra Torino Lione vuol dire continuare a ingannare i cittadini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Mettere in comune i saperi: Estrattivismo e cura della terra alle Giornate di Antropologia Conviviale, 22-25 agosto 2024

Diffondiamo volentieri l’indizione al tavolo su Estrattivismo e cura della Terra che si terrà in occasione delle giornate di Antropologia Conviviale al quale il progetto Confluenza è invitato a prendere parte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Importante mobilitazione contro la base MUOS della US Navy

Ripubblichiamo di seguito il comunicato apparso su Notav.info in merito alla mobilitazione No Muos degli scorsi giorni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Avanti No Tav! Note sul Festival 2024

Ci siamo presi qualche giorno per tirare le somme di questa ottava edizione del Festival Alta Felicità, una tre giorni in cui la Valsusa e il territorio di Venaus si sono trasformati in un laboratorio di esperienze e condivisione, andando ben oltre la già ricca programmazione culturale e artistico-musicale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Dalla Val Susa che non si arrende confluiamo verso un autunno ricco di iniziative!

L’assemblea di Confluenza domenica 28 luglio 2024 durante il Festival Alta Felicità a Venaus è stata un successo! Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti e tutte coloro che hanno partecipato attraversando il Piemonte per raggiungere la Valsusa terra di lotta ed esempio per tutti i comitati che si battono per la salvaguardia dei propri territori.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10mila No Tav in marcia verso i cantieri di Chiomonte e San Didero (VIDEO)

Riceviamo e pubblichiamo questo video che racconta alcuni momenti della marcia di sabato 27 luglio 2024 ai cantieri di San Didero e Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TavLeaks. Documento tecnico lancia l’allarme sull’impatto idrogeologico del cantiere: sta accelerando il cedimento di una diga in Val Maurienne

Il giornale Mediapart si è procurato un documento interno della EDF, l’azienda francese di fornitura elettrica, in cui un ingegnere lancia l’allarme, con tanto di emoji , sul fatto che lo scavo del tunnel del TAV ha, nel 2019, svuotato di acqua una parte della montagna in Val Maurienne, in Savoia.