L’11 marzo a Piombino si sono date appuntamento tutte le realtà che lottano sul territorio nazionale contro la speculazione estrattivista delle multinazionali e contro la politica miope che la supporta.
Questo studio, pubblicato sulla rivista Communications Biology, rileva che il cambiamento climatico e’ una minaccia anche per i boschi di faggio europei: in questo secolo la loro crescita potrebbe diminuire dal 20% al 50% nella maggior parte del continente.
Pubblichiamo di seguito l’articolo di Luca Mercalli uscito ieri su “Il Fatto Quotidiano” . da notav.info Chi vi parla è il suolo terrestre alle coordinate 45.094 N, 7.436 E. Un appezzamento di terreno agricolo pianeggiante nel Comune di Caselette, 30 km a ovest di Torino, all’imbocco della valle di Susa. Sono nato circa 15.000 anni […]
Verso il 25 marzo: mobilitazione internazionale in difesa dell’Acqua a Poitou.
Il progetto della nuova linea dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria in particolare nella tratta Battipaglia-Romagnano-Praja a Mare è l’emblema delle grandi opere inutili e dannose sul piatto in questa fase.
Ancora oggi le piantagioni industriali di alberi di specie spesso esotiche, inclusi alberi geneticamente modificati, sono considerate “foreste” dalla FAO, la principale agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di foreste.
Ed ecco che la militarizzazione della Val di Susa, da sempre negata dagli organi governativi, viene rivelata, in tutta la sua drammaticità.
Un ultimo saluto a Fulvio attraverso le dolci e affettuose parole di Nicoletta Dosio.
Nonostante lo sgombero e la distruzione del villaggio, però, le azioni per la giustizia climatica non si sono fermate. Due giorni dopo la grande manifestazione del fine settimana, tutte le organizzazioni che lottano per il clima in Germania, dai Fridays for Future a Ende Gelände, da Ultima Generazione a Extinction Rebellion, da Alle Dörfer Bleiben alla Interventionistische Linke, hanno dato vita a una giornata di blocchi e azioni dietro lo slogan “Lutzerath non si sgombera”.
Nelle scorse settimane la notizia che negli Usa fosse stata scoperta la fusione nucleare controllata ha fatto il giro del mondo, individuando nella narrazione americanocentrica e pro nucleare i paradigmi dell’attualità.