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1 Maggio No Expo, nuova udienza del processo a 4 compagni

Il pm di Milano, Piero Basilone, ha chiesto due condanne a 4 anni e 4 mesi e altre due a 5 anni e 8 mesi di reclusione per i quattro giovani imputati, arrestati il 12 novembre scorso con le accuse pesantissime di devastazione e incendio, travisamento e resistenza a pubblico ufficiale.

Il Comune di Milano non potrà più costituirsi parte civile, quindi in causa rimangono Unicredit e il Ministero dell’Interno, le cui richieste di risarcimento ammontano a 870.000 € e 300.000 €. Invece il risarcimento per le ore di straordinario che pretenderebbe la DIGOS, che rende la posizione del ministero degli interni una pagliacciata (poco meno di 8000€) potrebbe costituire un precedente, in quanto a pagare le spese d’indagine sarebbero gli stessi imputati.

Tutto, come al solito, gira intorno alla questione del concorso di reato, basando le accuse dei capi di imputazione su prove dubbie, come già avevano affermato i giudici della corte di appello di Atene che avevano rifiutato l’estradizione in Italia per i 5 compagni greci accusati nello stesso procedimento.

Per la prima volta dall’inizio del processo si è parlato di probabili altri trecento indagati da parte della procura di Milano oltre a quelli già sotto processo, posizioni su cui per ora non è dato sapere altro. La prossima udienza si terrà il 9 giugno, quando è prevista la sentenza.

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