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Andrea Soldi, nessun ‘incidente’ ma un rapporto tra causa e effetto

Con il passare dei giorni, altre verità escono allo scoperto e cercano di fare chiarezza sull’episodio per andare ad attribuire responsabilità precise nei confronti di quella morte. Solo di due giorni fa infatti risalgono le intercettazioni delle telefonate fatte dal personale sanitario che era all’interno dell’ambulanza. Verità scomode per gli assassini di Andrea e chi tende ancora a coprirli, così come per chi ha ordinato l’ennesimo Tso, lo psichiatra che aveva in cura Soldi. Attraverso le intercettazioni, riaffiora infatti una ricostruzione nitida della vicenda: lo psichiatra che da tre anni ha in cura Andrea chiama i vigili urbani per prelevarlo e portarlo all’ospedale Maria Vittoria. Una scelta precisa da parte dello psichiatra che decide di usare la forza nei confronti del paziente per eseguire il Tso. La pattuglia speciale “Pegaso 6” interviene subito, di fatto strangolando Andrea, come riportato nel verbale dell’autopsia: “è stato trattenuto per il collo troppo a lungo”. L’uomo sviene e nonostante questo, viene caricato nell’ambulanza ammanettato e a testa in giù. Durante il tragitto muore. Il dialogo stesso riportato su alcuni quotidiani mainstream, fanno capire bene la dinamica dell’omicidio di Andrea Soldi, e a leggerlo non possiamo che provare raccapriccio e disgusto per il modo in cui è stato ucciso Andrea.

Ne sono usciti di commenti e di articoli a proposito, tra una dichiarazione e l’altra, ma la verità su questa vicenda era già chiara agli occhi dei più, evidentemente non abbastanza per la Procura che continua a investigare e ad indagare su quanto successo. Così come è chiara la responsabilità del medico psichiatra che aveva in cura Andrea, che nonostante si dica innocente, scaricando tutta la responsabilità all’intervento subumano e “incompetente” dei vigili, ha ordinato il trattamento sanitario eseguendolo con la forza, ricorrendo alle forze dell’ordine.

Non risulta essere meno colpevole chi autorizza e ordina un Tso, e allo stesso modo non risulta meno colpevole chi fa caricare il proprio paziente sull’ambulanza ammanettato e a pancia in giù. Quello che si è verificato è un rapporto causa-effetto dove ancora una volta ad ordinare la morte vi è un dottore, un sistema psichiatrico allo sbando e dove ad eseguire la morte vi sono i tutori dell’ordine che attuano con libero arbitrio nelle diverse situazioni.

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