Datagate, Yahoo pubblica la lista degli spioni: Italia al terzo posto
Intanto, anche Google corre ai ripari sul Datagate. E accelera nell’attuazione del piano per criptare i fiumi di informazioni che attraversano i suoi data center nel tentativo di fermare la Nsa e le altre agenzie di intelligence.
Scardinati i sistemi di protezione
Secondo le ultime rivelazioni, la Nsa e l’omologa agenzia inglese Gchq sono in grado di scardinare i codici criptati della rete a tutela delle comunicazioni internet, riuscendo quindi a vedere in chiaro email, conti correnti bancari ma anche cartelle cliniche e altri dati sensibili. Rivelazioni che sono un duro colpo e che sono in grado di infliggere danni ancora piu’ pesanti delle precedenti informazioni diffuse per la Silicon Valley, alimentando dubbi sulla sicurezza dei dati gestiti dai big della rete. La Casa Bianca difende il lavoro della Nsa nel decriptare i codici: l’intelligence non farebbe il proprio lavoro se non cercasse – afferma il direttore dell’intelligence americana, James Clapper – di decriptare i codici usati da terroristi, cybercriminali e altri. E il continuo pubblicare indiscrezioni sull’attivita’ delle agenzie non fa altro che fornire una ”road map ai nostri avversari sulle tecniche usate per intercettare le loro comunicazioni”. I documenti di Snowden fotografano una realta’ che gli esperti definiscono preoccupante perche’ va a inficiare con il funzionamento di internet. ”E’ superare la linea” dicono alcuni osservatori, commentando le rivelazioni in base alle quali la Nsa ha collaborato con alcune societa’ tecnologiche per collocare nei loro sistemi ‘porte anteriori’, che consentono di superare in tutto o in parte le procedure di sicurezza attivate in un sistema informatico o in un computer.
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