Giornata di solidarietà con il 36 di Bologna da tutta Italia
“Abbiamo una grande responsabilità: rompere la solitudine di tanti coetanei e coetanee, creare una contronarrazione a chi specula sugli interessi giovanili e non fa altro che perpetuare il tempo infinito della nostra precarietà. Economica, esistenziale. Anche per Michele, per chi se ne va col cappio al collo.” hanno scritto gli studenti bolognesi.
Torino, Pisa, Trento, Palermo, Firenze, Roma, Venezia, Cosenza, Padova, Catania e Napoli sono le città nelle quali gli studenti hanno organizzato iniziative e manifestazioni. In ogni università e in diverse parti di ogni città sono stati srotolati striscioni, effettuati interventi pubblici e cortei.
Questo dimostra come chi ha tentato di sminuire la forza e la determinazione degli studenti bolognesi, non si sia reso conto che i movimenti studenteschi siano coesi nel rivendicare i propri diritti e gli spazi universitari. Luoghi che di sicuro non appartengono alle forze di polizia.
L’auspicio degli studenti del 36 era quello di mostrare che una generazione intera ha bisogno di riprendere parola fuori dai social network, partendo dalla pretesa di decidere e contare rispetto ai propri spazi e alle proprie vite. Gli studenti di Bologna non sono soli, riscattiamo una generazione dall’apatia e la passività davanti alle autorità accademiche!
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