Grecia, scoppia rivolta nel carcere di Korydallos
La rivolta dei detenuti greci del carcere di Korydallos prende forma intorno alle ore 17 di domenica 23, durante un presidio in solidarietà con i prigionieri indetto dai familiari e amici. Slogan ed interventi dal presidio, battiture e grida di libertà partono dalle celle dei detenuti, i quali iniziano a bruciare lenzuola e coperte. Alle 19.30 la rivolta è generalizzata in cinque sezioni del carcere. Nelle sezioni A, B, C e D i detenuti si rifiutano di rientrare nelle celle, chiamando in causa la direzione del carcere mentre all’esterno si radunavano squadre in tenuta antisommossa, pattuglie di polizia e camionette. I detenuti si rifiutano di rientrare in cella per ben due ore e solo alle 21.30 cominciano pian piano a rientrare, mentre i prigionieri della sezione E, già in sciopero da qualche giorno attraverso varie forme di protesta (da quella del “carrello”, rifiuto del cibo della mensa carceraria, fino allo sciopero dei lavoranti di sezione) iniziano a devastare tale sezione.
Dopo pochi minuti la campana d’allarme del carcere inizia a suonare e nella sezione E arrivano i reparti antisommossa che reprimono, a colpi di manganello e lacrimogeni, la rivolta. Il carcere è avvolto nei gas dei lacrimogeni mentre all’esterno i residenti cominciano ad uscire dalle proprie case per cercare di capire quello che stava succedendo all’interno del carcere. Immediatamente la polizia, per paura che i residenti solidarizzassero con i detenuti, costringono gli abitanti del quartiere a rientrare nelle loro case, anch’esse avvolte nelle nuvole dei gas lacrimogeni.
I detenuti all’arrivo del reparto antisommossa cercano di difendersi come possono ma l’azione dei reparti è troppo violenta. La rivolta viene sedata intorno alle 3 del lunedì mattina. Sembrerebbe che durante la rivolta ci siano stati tentativi di fuga.
La rivolta del carcere di Korydallos non è un episodio isolato. Molte sono state le mobilitazioni dei detenuti all’interno delle carceri greche che da settembre hanno acquisito forme sempre più radicali.
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