InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il mondo in una sala: recensione di Jimmy’s Hall

Quando si sente che sta per uscire un fi

Stavolta il regista ritorna ai film storici ripartendo dal periodo e dai luoghi in cui aveva ambientato “Il vento che accarezza l’erba”, forse il suo più grande capolavoro.
“Jimmy’s Hall” è la storia di un comunista nell’Irlanda dei primi anni ’30. Fuggito negli Stati Uniti perché perseguitato per aver aperto una sala da ballo contro la volontà delle autorità locali, sia politiche che ecclesiastiche, ritorna dopo dieci anni nel suo paese natio.
Mentre era via c’è stata la grande crisi che ha già avuto tempo di espandersi in Europa, riducendo le possibilità lavorative e annebbiando il futuro di molti, giovani in primis. Spronato dai suoi vecchi compagni, Jimmy riapre la sala, riaccendendo la felicità in molti, riscoprendo anche le vecchie inimicizie e non solo.

La sala si presenta con molte sfaccettature. Una più strettamente culturale: i compaesani di Jimmy vanno lì per studiare e apprendere saperi antichi (il gaelico) e nuovi (la musica e il ballo appena importati dagli Stati Uniti). Un’altra più politica: è il luogo dove Jimmy e i suoi compagni organizzano la resistenza contro gli attacchi repressivi di Chiesa e Stato.
Infine, la sala è (e questo rappresenta forse il suo aspetto più importante) semplicemente un punto di ritrovo. Attraverso la danza, le musiche tradizionali così come il nuovo swing, tutti coloro che si recano nella sala trovano un modo per sfuggire alle sofferenze create dalla crisi e alle imposizioni delle autorità. Non a caso sono dei ragazzi che all’inizio del film supplicano Jimmy di riaprire la sala, dicendogli che non sanno cosa fare per la difficoltà di trovare un lavoro. La socialità e la condivisione sono così un antidoto contro gli effetti nefasti della Grande Depressione e contro la violenza delle istituzioni
Ma un progetto del genere non potrebbe crescere neanche oggi senza nemici, figuriamoci nell’Irlanda degli anni ’30. La chiesa cattolica invadeva pesantemente la vita delle persone, divenendo pensiero e ideologia dominante, tramite i sermoni della domenica e l’educazione nelle scuole. Jimmy viene quindi identificato con il diavolo, e i credenti vengono messi dal prete del paese di fronte alla scelta tra la sala e la fede. Alle autorità statali poi non poteva certo andare bene che un comunista avesse tale influenza su vecchi e giovani.

La tematica storica dà anche l’occasione a Loach per slanciarsi in questioni prettamente politiche. Jimmy e i suoi compagni sanno che la retorica dominante dell’unità nazionale o religiosa è un diversivo per non parlare del reale contrasto esistente nella società, quello fra le classi. Nel discorso di Jimmy tutto questo risulta chiaro:
“E’ questa la bugia più grande che cercano sempre di farci ingoiare: che l’Irlanda è una, che la nostra nazione è una e che siamo tutti un solo popolo unito nei nostri valori e nel comune interesse. Voi credete che gli interessi di un ragazzino in una baracca siano gli stessi di un signore che affitta la terra? Credete che gli interessi di un bracciante siano quelli del conte?”.

Rispetto a “La parte degli angeli”, ambientato nella Scozia contemporanea e dove lo sguardo sulla società era alquanto orizzontale, il regista guarda ora le cose leggermente da più in alto, esponendosi in considerazioni più generali sulla storia e la politica, aiutato anche dalla distanza temporale.

I messaggi del film sono diretti, semplici se si vuole, ma riescono come sempre a non scadere in stucchevoli stereotipi. Rivedremo volentieri anche questo, aspettando il prossimo e provando, con l’entusiasmo e la motivazione di Jimmy, a creare sempre più luoghi e situazioni come la sua sala.

 

da inventati.org/cortocircuito

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

cinemakenloachrecensione

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Samir Amin: eurocentrismo, malattia congenita del capitalismo

Nel 1988 usciva Eurocentrismo, di Samir Amin. La casa editrice La città del sole ha reso disponibile in italiano la seconda edizione dell’opera – Eurocentrismo. Modernità, religione e democrazia. Critica dell’eurocentrismo, critica dei culturalismi

Immagine di copertina per il post
Culture

Amianto: un libro terribile e bellissimo

Amianto è una storia personale, ma al tempo stesso collettiva, anzi archetipica. Renato è l’eroe working class che compie il viaggio nelle terre pericolose della produzione fordista: pensa di aver, non dico debellato, ma almeno recintato il campo d’azione del drago capitalista.

Immagine di copertina per il post
Culture

Ciao Gianni! Di Nicoletta Dosio

Conobbi Gianni Vattimo all’università di Torino, quasi sessant’anni fa, in quel ‘68 che per molti giovani fu un richiamo all’impegno culturale e sociale.

Immagine di copertina per il post
Culture

Contro l’etica e la disciplina del lavoro che uccide

Sandro Busso, Lavorare meno. Se otto ore vi sembran poche, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2023, pp. 190, 14 euro. di Sandro Moiso, da Carmilla La recensione di questa indagine di Sandro Busso, edita dal Gruppo Abele, arriva per esclusiva colpa del recensore un po’ in ritardo, ma d’altra parte non vi potrebbe essere momento migliore […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Eminenti ecologie. Ambiente e Bellezza in età vittoriana tra idillio e apocalisse

Lo sappiamo, l’età vittoriana con il suo impatto tanto vivido sull’immaginario di oggi, sorta di Paradiso perduto di eroi in mantellina e trine, pince-nez e ombrello (perennemente a spasso nell’odierno orizzonte transmediale, attraverso nuove edizioni di romanzi e racconti, trasposizioni su schermo, pastiche) rappresenta per altri versi e in modo concretissimo, in grazia del suo impero quasi planetario, una sorta di prova generale del nostro mondo globalizzato.

Immagine di copertina per il post
Culture

Splendore e caduta di un butronero

Dieci anni fa veniva arrestato Flako, più noto come “il Robin Hood di Vallecas”, insieme alla sua “banda delle fogne”, un gruppo di rapinatori che eseguiva espropri bancari non mediante l’utilizzo di armi e violenza ma attraverso lo studio delle mappe urbane e la tecnica del butrón, quel buco praticato normalmente su un muro che […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Contagio Sociale. Guerra di classe microbiologica in Cina

Contagio sociale. Guerra di classe microbiologica in Cina (Nero Editions, Roma, 2023) racconta una storia di classe, quella dell’epidemia di COVID-19 a Wuhan.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Il miele da mille fiori”: la guerra israeliana alle api

Le restrizioni e le violazioni israeliane, insieme ai ripetuti attacchi dei coloni, colpiscono direttamente l’intero settore dell’apicoltura nella Palestina occupata.

Immagine di copertina per il post
Culture

Nicoletta Dosio: «Saremo sempre qui, il Tav non passerà»

Da 32 anni dico rivoluzione: cambiamento radicale della società e del rapporto con la natura. Dal basso, resistere per esistere.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Sabotage”: passare dall’eco-ansia all’eco-attivismo

Il film “Sabotage”, «How to blow up a pipeline» nella sua versione originale, prende il titolo dall’omonimo libro di Andreas Malm. È nelle sale cinematografiche in Francia quest’estate.

Immagine di copertina per il post
Culture

Intervista a Dikotomiko. Blaxploitation, Black Horror, Black in Horror

Ci siamo già occupati di Dikotomiko – il duo di saggisti rappresentato da Mirco Moretti e Massimiliano Martiradonna, collaboratori regolari di Nocturno e di altre riviste specializzate e conduttori di un omonimo blog cinematografico – in occasione dell’uscita del loro ottimo libro del 2019, Lo specchio nero: I sovranismi sullo schermo dal 2001 a oggi. […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Storie romantiche e di traverso. Tre libri sul calcio e non solo

Per questa volta nella nostra rubrica sulle recensioni dei libri, abbiamo deciso di farne uscire più insieme. Un filotto di tre libri sullo sport che abbiamo avuto modo di leggere ed apprezzare. Profondamente diversi tra loro nello stile, nella caratura, nelle implicazioni morali, nella stesura e nel significato, però uniti da un denominatore comune, il […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Guerra e rivoluzione nell’immaginario cinematografico contemporaneo

Un film che gronda letteralmente sangue, fango, violenza, paura, fame, orrore e merda. Sia fisica, quest’ultima, che ideologica. Ma che non sa sottrarsi alla vita politica della Germania odierna.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il Cinema Palestinese: dal servire la rivoluzione all’espressione creativa

I critici concordano sul fatto che il cinema è rimasto quasi sconosciuto in Palestina prima della Nakba nel 1948.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il campo lungo del conflitto

È uscito “Cinema and Social Conflicts”, il sesto numero di Zapruder World Il sesto volume di Zapruder World, la costola internazionale di Storie in Movimento, è gratuitamente disponibile on-line e verrà presentato online lunedì 25 gennaio alle ore 18. Dai fratelli Lumière al digitale, il volume indaga il rapporto tra cinema e conflitti sociali. Un […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cammino stretto per strappare una vita diversa

di Luca Perrone da Commonware Sono passati dieci anni dalla morte di Romano Alquati e la casa editrice DeriveApprodi pubblica nella collana Input il libro Un cane in chiesa. Militanza, categorie e conricerca di Romano Alquati, che sistematizza, attraverso nove contributi a cura di Francesco Bedani e Francesca Ioannilli, il corso di formazione politica svolto […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Divine e Streeen per la giornata mondiale contro omo-transfobia

Riceviamo e segnaliamo… STREEEN e il Divine Queer Film Festival (DQFF) aderiscono alla Giornata Mondiale contro l’Omo-Transfobia e propongono lo streaming gratuito, solo il 17 maggio 2020, di cinque film, per dare voce, visibilità e diritto di rappresentazione e chi spesso non ne ha. Grazie alla preziosa collaborazione tra STREEEN – la piattaforma per lo […]

Immagine di copertina per il post
Culture

“Sorry we missed you” e quel che davvero ci manca

Ogni volta immagini che quel realismo asciutto difetti di cinema e sei riluttante. Non ci vorresti andare a vedere l’ultimo film di Ken Loach. Cerchi altro.   Non la stronzata della magia del cinema ma magari una possibilità contro questa realtà sì, e vorresti vederla con l’occhio del cinema. Eppure capita che cedi. Ti cercano, […]