InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lanciano: presidio popolare attaccato dai dipendenti della Terna

Durante il presidio popolare, sotto gli occhi degli ispettori di PS e agenti del commissariato di Lanciano, i tecnici e i dipendenti della Terna hanno attaccato i manifestanti per entrare nel terreno suscitando la reazione ferma e decisa di tutti coloro che erano presenti al presidio.

«Il nostro terreno», scrive in un appello Cinzia Del Bello proprietaria di uno dei terreni nel mirino della Terna, «Quello che porta scritto sopra il sudore del lavoro delle nostre famiglie. Dei nostri genitori. Dei nostri nonni. Quel terreno in cui affondare le radici. Quella terra che ci scorre nelle vene. Abbiamo il diritto di far sentire la nostra voce. Abbiamo il diritto di urlare a pieni polmoni il nostro no».

Per maggiori informazioni – Coordinamento dei comitati contro il nuovo elettrodotto Villanova-Gissi

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

elettrodottolancianoternavillanogissi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport e dintorni – A proposito di Italia-Israele di calcio e della neutralità dello sport

La retorica dello sport come ambito da mantenersi separato dal resto della realtà presuppone che quanti lo praticano o lo seguono operino una sorta di momentanea sospensione dal mondo a cui pure appartengono, sospensione che riappacifica, durante le gare, le conflittualità e le brutalità quotidiane.

Immagine di copertina per il post
Culture

Palestina, dove si uccide anche la cultura

Come archeologi impegnati nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese, sentiamo l’esigenza e il dovere di esprimerci su quanto accade nella Striscia di Gaza e nel resto della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo schianto di un imperialismo straccione

Una rivoluzione che, se aveva fatto scrivere ad una importate testata giornalistica britannica che: «Il capitalismo è morto in Portogallo», aveva avuto però i suoi effetti più sconvolgenti e duraturi in Africa, nei territori un tempo facenti parte dell’”impero” portoghese: Angola, Mozambico, Guinea Bissau e Capo Verde.

Immagine di copertina per il post
Culture

Respirando Gaza

Respiro i miei pensieri, non sono io, è un verso di Blessing Calciati, l’ho letto ieri sera ed è perciò che stanotte mi sono svegliato respirando male.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Questo libro è illegale”

Come i testi clandestini nei sistemi autoritari, questo glossario serve per resistere alla repressione e per non piegarsi a una logica da Stato di polizia che criminalizza il dissenso e assoggetta i diritti alla paura.

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Culture

Diritto all’abitare, diritto alla città

Il tema dell’abitare ha assunto una centralità paragonabile al tema lavoro, nella definizione delle gerarchie sociali e dei destini individuali, dentro le metropoli tardocapitaliste.

Immagine di copertina per il post
Culture

XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto. 6-23 agosto 2025: tutto il programma!

La Festa di Radio Onda d’Urto si tiene da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia! Quella 2025 è un’edizione – la numero XXXIII – speciale perché coincide con i primi 40 anni (1985-2025) di Radio Onda d’Urto!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Susa: contro il mega-elettrodotto, bloccata trivella Terna

Un’opera questa fermata a fine anni ’80 dalla mobilitazione popolare della valle, che oggi ripropongono (impongono). L’opera passerebbe sotto l’autostrada e adiacente alle Statali e proprio per queste suo caratteristiche oggi è possibile “intercettare” i sondaggi geognostici che sono propedeutici al progetto finale. Altri sondaggi sono già stati fermati nella scorse settimane, oggi pomeriggio l’ennesima […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Carotaggi Terna all’autoporto di Susa

Per rinfrescare la memoria alleghiamo un piccolo approfondimento di alcuni mesi fa che inquadra il problema. Il movimento No Tav continua ad opporsi alle grandi opere, in questo caso il mega eletrodotto da 320.000 Volt Grand’Ile – Moncenisio – Piossasco, che dovrebbe attraversare la Val Susa: “Lo stesso “no” che dicemmo al primo tentativo di […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

No Ombrina: un NO da 60’000 decibel

Imponente. Un corteo che ha portato in piazza 60.000 persone in una regione di poco più di un milione di abitanti non può essere definito con altri termini. Il 23 maggio le strade di Lanciano sono state invase da cittadini, comitati, associazioni e rappresentanti delle amministrazioni locali al grido di No Ombrina, il progetto di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Ombrina, in 60mila a Lanciano per salvare l’adriatico

Corteo immenso a Lanciano, in 60.000 contro le trivelle per salvare l’Adriatico. Il Governo blocchi Ombrina e gli altri progetti petroliferi. Un corteo incredibile e commovente, un atto di popolo contro la deriva petrolifera e per salvare l’Adriatico. Una manifestazione ancora più imponente di quella di Pescara di due anni fa che portò in piazza […]