Muore H. Wallace, ex black panther liberato pochi giorni fa
Wallace aveva 71 anni, di cui 41 è stato costretto a trascorrerli nel carcere ‘Angola’ dello stato USA della Louisiana, sottoposto ad uno stretto regime di isolamento che per tutto quel tempo lo ha privato di qualsiasi contatto, il tutto a causa di un processo iniquo e viziato che lo vedeva imputato assieme ad altri due compagni per l’omicidio di una guardia carceraria. Un processo che solo pochi giorni fa, a distanza di più di 40 anni dalla sua apertura nel 1972, è stato riconosciuto come ingiusto, un caso esemplare di malagiustizia motivato semplicemente da pregiudizi razziali e dall’appartenenza di Wallace al gruppo delle Pantere Nere (un’appartenenza, questa, che lo ha portato a non arrendersi e a lottare anche durante la sua permanenza in carcere).
La disumana condizione di vita cui era sottoposto e le inadeguate cure mediche per il suo tumore avevano già reso lo stato di salute di Wallace molto precario al momento della sua uscita dal carcere e alla fine l’ex militante ha potuto godere di soli 3 giorni di libertà, riuscendo perlomeno a non dover concludere la propria vita dentro la cella di 3 metri per 2 che lo ha tenuto prigioniero per 41 anni ma a casa propria, accudito da parenti e amici.
Uno degli altri due suoi compagni accusati dello stesso omicidio, Albert Woodfox, è all’oggi ancora in carcere in attesa di appello.
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