Parigi, notte di scontri per l’uccisione di un padre cinese
Sono oltre 150 le persone della comunità cinese che nella serata di ieri hanno assediando il commissariato di polizia del 19esimo arrondissement, danneggiando e dando fuoco ad alcuni mezzi che si trovavano parcheggiati nei pressi. Tra i manifestanti si contano 35 fermi.
Gli scontri sono avvenuti a seguito di un’operazione svoltasi domenica sera nella quale la polizia francese, dopo una segnalazione per una lite familiare, ha fatto irruzione in un appartamento di un uomo di 56 anni e dopo aver sfondato la porta, lo ha colpito con un’arma da fuoco, uccidendolo.
Gli agenti si sono giustificati affermando che l’uomo fosse in possesso di un paio di forbici, sebbene, come ha spiegato l’avvocato della famiglia, le stesse utilizzando per pulire il pesce.
Non ha tardato a farsi sentire il governo cinese che, attraverso il ministro degli Esteri cinese, ha convocato un diplomatico francese per chiedere conto di quanto avvenuto, oltre ad aver inviato una protesta formale chiedendo alla Francia di proteggere i propri cittadini nel paese.
La polizia francese ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.
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