Prostituzione, spaccio e quella “strana” sinergia tra fascisti e forze dell’ordine
Nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 giugno un’operazione di polizia ha portato ad arresti e denunce contro diverse persone per un giro di spaccio e prostituzione nel locale Juliette 96 della movida cremonese.
Otto persone sono state arrestate: tra queste, oltre al titolare del locale e due parenti, si trovano anche due carabinieri e tre “avventori” del locale.
Dalle indagini preliminari emergerebbe che i due carabinieri, il maresciallo e vicecomandante della caserma di Vescovato e un appuntato della stessa stazione, si occupavano di portare la droga (soprattutto cocaina) ai titolari del locale e di monitorare l’operato delle forze dell’ordine nella previsione di eventuali controlli.
Due bresciani, invece, ad oggi rinchiusi nel carcere di Canton Mombello devono rispondere di favoreggiamento della prostituzione.
Per l’accusa costoro erano i procacciatori delle ragazze che si sarebbero poi prostituite e a cui trattenevano una cospicua percentuale della somma ottenuta dalla prestazione.
Uno di questi, tale Matteo Pasotti, nel 2006 era il responsabile giovanile di Forza Nuova a Brescia e, insieme ad altri tre neo-fascisti, aveva vigliaccamente attaccato con bottiglie molotov il CSA Magazzino 47, il centro sociale della città.
Lo stesso aveva poi accusato e infamato i suoi tre camerati dopo aver patteggiato una pena di due anni e otto mesi.
Nel recente passato è stato, inoltre, tra i coordinatori del club Forza Silvio di Brescia, costola di Forza Italia.
Cosa dichiarerà il piccolo ducetto leghista?
Non sentiremo nessuna dichiarazione roboante contro questo italianissimo difensore dei sacri confini che sfruttava ragazze, italiane e straniere, speculando sul loro corpo e sulla loro sessualità.
E i carabinieri arrestati? Mele marce in un albero sano. La cocaina va utilizzata per caricarsi ed esaltarsi prima di una carica, mica per rifornire i locali…
E non si dica che esistano delle connivenze per queste specifiche forme di illegalismi tra fascisti e forze dell’ordine: dall’omicidio di Fausto e Iaio che indagavano sullo spaccio di eroina e cocaina da parte di noti fascsiti, arrivando fino a Carminati e Mafia Capitale, il rapporto tra fascisti e criminalità organizzata, con il beneplacito e la copertura delle forze dell’ordine, sono sempre state anomalie e casualità. Tante, tantissime anomalie e casualità.
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