Trasferito in carcere uno degli imputati del 15 Ottobre
Da ormai quasi un anno si trova sottoposto ad arresti domiciliari nella sua abitazione di Varazze in attesa del processo che lo vede imputato.
Sabato pomeriggio, durante un controllo dei carabinieri, gli è stato notificato un inasprimento della misura per non aver rispettato alcuni obblighi e restrizioni ed è stato trasferito al carcere di Savona. La vicenda ha dell’assurdo, se non un sapore di accanimento, dal momento che Francesco era autorizzato ormai da mesi, più precisamente da Febbraio, a ricevere visite e comunicare con l’esterno ma è proprio questa l’accusa di violazione con la quale è stato ora trasferito in una cella.
Nella serata di sabato alcuni suoi compagni ed amici solidali si sono immediatamente radunati sotto il carcere di Savona distribuendo un volantino di solidarietà a Francesco e lasciando alcune scritte che ne chiedevano l’immediata liberazione.
Come nel caso di Davide Rosci, sembra palese l’accanimento e la voglia di vendetta contro chi, insieme a migliaia di altre persone, partecipò alla giornata del 15 ottobre e si ritrova ora privato della propria libertà con accuse assurde.
Liber* tutt*!
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