InfoAut
Immagine di copertina per il post

Askatasuna: giustizia ad orologeria?

Riprendiamo da Centro Sociale Askatasuna il comunicato sull’operazione di questa mattina…

Questa mattina compagne e compagni di diverse realtà politiche cittadine, tra cui la nostra, hanno ricevuto misure cautelari venendo svegliati la mattina presto dalla Digos. Sono stati notificati 3 obblighi di dimora con rientro notturno e firme, diversi divieti di dimora a Torino e diversi obblighi di firma quotidiani.

Tutte queste misure hanno colpito persone che studiano o lavorano stabilmente in città, accusandole di aver resistito alle cariche selvagge della polizia il Primo Maggio 2022 a Torino. Quel giorno, migliaia di persone scesero in strada in occasione della giornata del Primo Maggio nello spezzone sociale, per ribadire la loro opposizione alla guerra e alle politiche governative su scuola, sanità e lavoro.

La Questura cittadina impedì al corteo di sfilare e caricando a freddo più volte. Ci sembrano quanto mai sospette le tempistiche di questa operazione, più mediatica che repressiva: la richiesta di misure cautelari del Pubblico Ministero risale a Febbraio 2023, il Giudice per le indagini preliminari le concede il 31 Gennaio del 2024. A parte il solito abuso dello strumento cautelare, sembra proprio strano che un’ordinanza rimasta nel cassetto per un anno, venga firmata proprio il giorno dopo che viene deliberato l’inizio al percorso che vedrebbe il Centro Sociale Askatasuna diventare “bene comune”. “Cui prodest?” , noi questo non possiamo saperlo per certo, e pur non essendo inclini al complottismo dietrologico, crediamo basti l’esposizione dei fatti per tirare delle chiare conclusioni. Proprio in questi giorni di grandi dibattiti sul significato di parole quali democrazia e dissenso, sembrerebbe proprio una dimostrazione plastica di come si è adattata in questa città la supposta caratteristica democratica della “divisione dei poteri”.

Ancora una volta lo spezzone sociale del corteo del Primo Maggio viene dipinto come un’espressione univoca del Centro Sociale Askatasuna, ma in realtà è un momento collettivo ed eterogeneo di molte realtà che si organizzano dal basso, che rappresenta la parte più bella e vivace di Torino.
Esprimiamo la massima solidarietà a tutte le compagne e compagni colpite da questa operazione di polizia e cogliamo l’occasione per ribadire che il Primo Maggio è di tutti e tutte.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Divise & Poteredi redazioneTag correlati:

askatasunaprocuraquesturatorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Camminata dal parco della Pellerina all’area della ex ThyssenKrupp/Ilva: uno specchio distorto

Diamo spazio a questo dettagliato articolo che racconta la passeggiata al parco della Pellerina di qualche tempo fa, scritto e pubblicato da Un altro piano per Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fenomeni di frammentazione degli habitat ed effetto margine al Parco del Meisino

La conoscenza dal basso che sta contribuendo a rafforzare la lotta per la salvaguardia del parco del Meisino è un tesoro inestimabile, che ci ricorda come la scienza non sia neutrale, ma qualcosa da poter utilizzare per amplificare le battaglie a difesa del vivente che portiamo avanti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mobilitazione popolare a Torino per difendere uno dei più grandi parchi della città. Sabato il corteo “Salviamo il Meisino”

Sono giorni di lotta popolare al Parco del Meisino, polmone verde a nord est di Torino, a seguito dell’avvio dei primi lavori per la costruzione di una “cittadella” dello sport nel cuore della riserva naturale sull’ansa del fiume Po.