InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lacrimogeni al Cecchi Point, sui fatti del 4 marzo in Aurora

Condividiamo di seguito il comunicato della casa di quartiere Cecchi Point su quanto successo in Aurora in seguito al corteo del 4 marzo in sostegno di Alfredo Cospito e contro il 41 bis. Un altro esempio della gestione sconsiderata dell’ordine pubblico nella città di Torino.

Sabato sera, come è consuetudine, all’interno del Cecchi Point si stavano svolgendo attività sociali e l’area esterna del cortile era aperta al pubblico.
Un gruppo di ragazz* stava giocando nel campo da calcio, il ristorante stava ospitando la propria clientela, abitanti del quartiere partecipavano alle attività e gli operatori stavano conducendo il presidio educativo serale.
Tutte queste persone si sono trovate, improvvisamente, assediate dalla polizia e oggetto di un fittissimo lancio di lacrimogeni.
Nei minuti precedenti infatti il corteo di manifestanti contro il 41 bis a Cospito, messo in fuga dalle cariche della polizia, è entrato nel cortile della Casa del Quartiere Cecchi Point, essendo tutte le altre possibili uscite impedite dalle forze dell’ordine, con i due accessi all’isolato bloccati da decine di mezzi blindati.
La scelta di bloccare i manifestanti in un centro civico ha generato una situazione di panico generale, aggravata dall’utilizzo da parte della polizia di violenti getti di idranti e lanci di lacrimogeni contro le persone accalcate all’interno del cortile, azione proseguita anche dopo che la via era stata sgomberata dal corteo.
In pochi minuti ci si è ritrovat* ad affrontare una situazione pericolosissima, che ha visto centinaia di persone chiuse in un unico spazio, senza possibilità di uscita e completamente circondat* da un’aria irrespirabile, a cui non era possibile sottrarsi a causa dello schieramento di forze dell’ordine che impediva a chiunque di uscire dal Cecchi Point.
Si è arrivat* al punto di avere una costante nebbia di gas al CS (bandito in contesti di guerra) che ha intossicato moltissime persone con pesanti difficoltà respiratorie senza poter avere alcuna alternativa se non quella di inalare i fumi tossici.
Per quasi un’ora ci si è trovat* a dover assistere alla paradossale situazione provocata da questo lancio indiscriminato all’interno di una Casa del Quartiere.

Ogni weekend il Cecchi Point accoglie famiglie, gruppi, associazioni, adulti e giovani, abitanti del quartiere o della città offrendo attività di formazione e socialità.
Il fatto che sabato non siano stat* coinvolt* minorenni è stato solamente un caso, una fortuita e accidentale casualità di orari, che se fosse avvenuta pochi minuti prima avrebbe aggravato di molto la gestione di quella dinamica per chi lavora ed è attiv* nel Cecchi Point.
Riteniamo che questa situazione surreale sia frutto di una gestione dell’ordine pubblico inadeguata e irresponsabile, durante la quale non si sia tenuto minimamente in conto il rischio di compromettere la salute delle persone all’interno della Casa del Quartiere.
Ci chiediamo inoltre se questa gestione della situazione non sia anche frutto di una visione della città che prevede quartieri e cittadini di serie A e serie B, che porta a spostare e a concentrare gli episodi di violenza fuori dal centro.
Tutto ciò è ancora più grave quando avviene in un centro educativo e culturale dove ogni giorno si lavora con ragazz* e abitanti del quartiere per rompere dinamiche di violenza, un luogo nel quale si lavora per costruire solidarietà e relazioni, uno spazio di prossimità, di reti e di cultura.
Uno spazio attraversato da persone di ogni origine e da sempre attento alle fragilità di ognun*, che all’improvviso si è trovato di fronte a una dimostrazione di forza, contraria ad ogni principio promulgato nelle sue attività.
In poche ore ragazz* e famiglie del quartiere hanno avuto prova di comportamenti antisociali proprio da parte dello Stato, il quale non dovrebbe essere promotore di valori opposti?

Come associazioni che vivono il quartiere, come lavoratori e lavoratrici del Cecchi Point e come abitanti di Aurora e di Torino ci chiediamo come sia possibile un tale intervento da parte delle forze dell’ordine a maggior ragione in un luogo di incontro e tutela delle persone più fragili quale è la Casa del Quartiere.
In che modo lanciare lacrimogeni, a manifestazione ormai conclusa, contro persone inermi chiuse in un cortile può essere considerata un’azione di gestione dell’ordine pubblico?
Pretendiamo allora che siano chiarite le responsabilità di chi ha gestito le operazioni mettendo tutti in grave pericolo e che siano presi tutti i provvedimenti del caso affinché una simile gestione dell’ordine pubblico non si ripeta mai più.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Divise & Poteredi redazioneTag correlati:

auroracecchi pointlacrimogeniquesturatorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Contro fascismo, sessismo, razzismo e guerra. Ora e sempre resistenza! Siamo sempre qua.

La facciata del centro sociale Askatasuna assume una nuova veste. In un presente senza storia rimettiamo al centro la Storia di ieri per guardare in avanti, in una prospettiva in cui c’è bisogno di tutta la capacità, le forze, le intelligenze di ognuno e ognuna per produrre trasformazioni .

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – Conclusa la seconda edizione. Video e Podcast degli incontri

La seconda edizione del Festival Altri Mondi/Altri Modi si è chiusa. E’ stata un’edizione intensa e ricca di spunti: sei giorni di dibattiti, musica, spettacoli, socialità ed arte all’insegna di un interrogativo comune, come trovare nuove strade per uscire dal sistema di oppressione, guerra e violenza che condiziona quotidianamente le nostre vite?

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: 23 aprile corteo contro il convegno vergognoso del Politecnico

Condividiamo di seguito l’appello degli studenti e delle studentesse universitarie torinesi mobilitati in sostegno al popolo palestinese in vista del convegno che si terrà il 23 aprile al Politecnico alla presenza del Ministro Tajani, di Eni e MAECI.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Chi ha paura dei cittadini attivi ?

In molte città italiane le motoseghe che abbattono alberate al riparo di barriere e di schieramenti di forze dell’ordine stanno producendo anche lacerazioni tra popolazioni e amministratori. A cosa porteranno queste fratture? E quali saranno gli effetti del rifiuto dei tecnici comunali di confrontarsi con gli agronomi che sostengono le istanze dei cittadini?

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: siamo ancora qua… eh già!!

Prendiamo parola a seguito dell’inizio del percorso di co-progettazione che porterà il pian terreno e il giardino del centro sociale a diventare bene comune.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Le ragazze di Torino in sciopero della fame

Da martedì 6 febbraio al carcere di Torino nella sezione femminile è iniziato un nuovo sciopero della fame.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: contestazione alla RAI, cariche sui manifestanti

Hanno fatto molto scalpore in questi giorni le parole pronunciate dall’Amministratore Delegato RAI, Roberto Sergio, in sostegno al governo israeliano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Protesta degli agricoltori a Torino Sud.

Da lunedì 5 febbraio alle porte di Torino Sud è iniziato uno dei tanti presidi della protesta dei trattori, che in queste ultime settimane ha preso piede in tutto il paese.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: “Così è, ci pare”

Abbiamo aspettato qualche giorno prima di prendere parola davanti alla delibera sull’Askatasuna emessa dal Comune di Torino. Fatecelo dire, le reazioni scomposte a cui abbiamo assistito ci hanno fatto ridere sotto e sopra i baffi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: giustizia ad orologeria?

Questa mattina compagne e compagni di diverse realtà politiche cittadine, tra cui la nostra, hanno ricevuto misure cautelari venendo svegliati la mattina presto dalla Digos.