Per un aumento delle liberazioni anticipate. Lettera dal carcere femminile di Torino
Sta circolando in rete questa lettera-appello da parte delle detenute del carcere Lorusso-Cotugno di Torino. Le detenute ancora una volta cercano di attirare l’attenzione sulle condizioni di vita all’interno dei penitenziari.
«Dignità è vivere in un paese dove le carceri non siano sovraffollate e venga garantito il reinserimento sociale dei detenuti che è anche la miglior garanzia di sicurezza». Sono passati due anni dagli applausi di tutti i parlamentari a questo “monito” del presidente della Repubblica Mattarella, ma nulla è stato fatto dagli stessi parlamentari affinché venisse rispettata quella richiesta di “dignità” per i reclusi e “garantita” la sicurezza della società.
Se l’abolizione del carcere ai più appare un’utopia, la stessa costruzione di nuove carceri per “risolvere” il problema eterno del sovraffollamento e/o della recidiva è un’utopia, anzi è un’inutile modo per distrarre le persone e come si dice buttare la palla in tribuna per non assumere alcuna decisione.
Siamo le detenute del carcere di Torino, scriviamo questa lettera perché chiediamo che venga varata con urgenza una misura deflattiva: siamo sessantamila (e più) stipati in quarantasettemila posti regolamentari; vorremmo da qui sostenere l’iniziativa non-violenta di Rita Bernardini e Roberto Giachetti per dare impulso alla proposta di legge di modifica della liberazione anticipata speciale e ordinamentale! La nostra voce oltre le sbarre per richiamare l’attenzione di tutti!!!
La soluzione non è più repressione o controllo sociale, la soluzione non è il castigo, ma riportare la legittimità in questo non luogo, dove lo “Stato” stesso è in flagranza di reato, visto che non si rispettano i diritti essenziali dell’essere umano.
Il sovraffollamento è fuorilegge; è benzina sul fuoco in una situazione di per se già “esplosiva”; vanifica la condizione di trattamento utile al reinserimento, quindi sbatterci in queste condizioni e in questo “tipo di galere” non servirà a nessuno.
Né per chi vota a destra, né per chi vota a sinistra.
Siate coraggiosi, “gentilissimi” politici: assumete il vostro compito anche per il tema carcere!
Liberazione anticipata speciale subito!
Le detenute del carcere delle Vallette
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