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Violenze nel carcere di Reggio Emilia: derubricato il reato di tortura
E’ arrivata la sentenza che riguarda il processo, avvenuto con rito abbreviato, nei confronti di dieci agenti della polizia penitenziaria che agirono violenza nei confronti di un detenuto nel carcere di Reggio Emilia nell’aprile 2023.
La notizia, uscita ieri, parla di condanne dai 4 ai 2 anni di carcere ma, l’aspetto più significativo, riguarda la derubricazione del reato di tortura.
Il processo è stato seguito dall’avvocata di Antigone, associazione che si occupa dei diritti dei detenuti, e l’elemento che appare con evidenza è che, nonostante l’esistenza di video che testimoniano le violenze degli agenti che hanno incappucciato, denudato e picchiato il detenuto per poi portarlo in isolamento, i poliziotti sono state condannati per percosse, false dichiarazioni e abuso di potere ma non per tortura.
Questo precedente giuridico avviene in una situazione generale drammatica in cui l’anno che è appena passato ha visto il record di suicidi in carcere.
Ne abbiamo parlato con Giulia Fabbini, presidente di Antigone Reggio Emilia
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