Alfredo Cospito, l’esponente anarchico contro il 41 bis in sciopero della fame, ormai da 104 giorni, è “una persona emaciata, consunta e pallida, dalla postura incerta, costretta alla sedia a rotelle” dice oggi, martedì 31 gennaio, la dottoressa di fiducia, Angelica Milìa, citata dall’ex senatore Luigi Manconi sul quotidiano La Stampa, dopo che ieri pomeriggio […]
Parlare di carcere. Per chi, sia pure per pochi mesi, l’ha subito, si riapre come una ferita, il senso di spaesamento che provi varcando i cancelli e ti si risveglia dentro nei momenti bui, anche dopo, quando torni a percorrere le libere vie del mondo.
Questa mattina, al Centro Sereno Regis di Torino, si è tenuta, a due anni dalla sua scomparsa, la conferenza stampa della famiglia Raddi sulla drammatica vicenda occorsa ad Antonio, che nel carcere di Torino ha continuato a perdere peso fino alla morte.
Alfredo Cospito è giunto al 103esimo giorno di sciopero della fame contro il regime di 41bis al quale è costretto. “Non ha intenzione di cambiare idea e interrompere il digiuno” ha dichiarato ieri la sua dottoressa Angelica Milia, e per salvarlo dice “non servirebbe trasferirlo da un’altra parte. L’unica soluzione sarebbe quella di toglierlo dal […]
Raccolta di comunicati in solidarietà ad Askatasuna.
Qui di seguito pubblichiamo la dichiarazione resa dagli imputati al processo per associazione a delinquere contro il Movimento No Tav e il Centro Sociale Askatasuna, in corso presso il Tribunale di Torino.
Un’operazione che riguarda i fatti del 15 ottobre 2022 quando nel controviale davanti al centro sociale si è tenuto un concertone che ha visto la partecipazione di migliaia di persone e decine di artisti della città in difesa dello spazio sociale.
A seguito della decisione della Corte di Cassazione del novembre 2022, il caso di Vincenzo Vecchi sarà nuovamente giudicato dalla Corte d’Appello di Lione venerdì 24 febbraio 2023 alle ore 11:00. Le Corti d’appello di Rennes e poi di Angers hanno respinto l’applicazione del mandato d’arresto europeo emesso dall’Italia.
Parte da Napoli una piattaforma per la sensibilizzazione della società civile e per l’eliminazione dei due istituti più inumani dell’ordinamento penitenziario italiano. Il documento vede la sottoscrizione come primi firmatari di oltre sessanta gruppi e associazioni, e centocinquanta tra artisti, intellettuali, docenti universitari, ricercatori, avvocati, attivisti.
In questi giorni la prima notizia di tutte le testate è stata l’arresto, condito da mirabolanti commenti sensazionalistici, di Matteo Messina Denaro, boss indiscusso di Cosa Nostra, coinvolto in prima persona tra le principali stragi e assassini degli ultimi trent’anni di storia del nostro paese.