Rivolta al CARA di Castelnuovo di Porto: cariche e fermi
Il centro per richiedenti asilo di Castelnuovo di porto è gestito dalla cooperativa “Auxilium” che si è insediata il 7 aprile scorso dopo aver vinto una gara d’appalto al ribasso. La cooperativa, già nota per la gestione dei Cie di Ponte Galeria, di Caltanissetta e di Bari e molto vicina agli ambienti politici di centro destra e di comunione e liberazione, una volta vinta la gara per la gestione del Centro ha di fatto peggiorato i servizi già precari che dovrebbero occuparsi dell’ “accoglienza” delle 780 persone presenti nello stabile.
Infatti, oltre alle condizioni strutturali del Centro che sono già al limite della vivibilità, la gestione Auxilium ha eliminato l’autobus che permetteva ai migranti di spostarsi dalla struttura, l’ambulanza che era a disposizione all’interno della struttura e ha peggiorato la qualità dei pasti. Inoltre da Aprile è stata interrotta l’erogazione del “Pocket Money”, un budget di 2,50 euro al giorno che veniva distribuito ai migranti e che permetteva loro di variare i cibi e comprarsi il necessario. Questi i motivi che hanno scatenato la rivolta che è stata sedata violentemente dalle forze dell’ordine che hanno caricato a freddo il cancello dove erano concentrati i migranti picchiando indiscriminatamente chiunque si trovavano davanti.
Il risultato sono state due persone gravemente ferite che sono state portate in ospedale delle quali non si sanno ancora le condizioni e altre quattro fermate dalla polizia.
In serata c’è stato un incontro tra i rifugiati del centro ed il direttore che non ha però risolto la situazione ma anzi ha generato ulteriori proteste e tensioni. Uno dei due feriti è ritornato nel centro ma non è in buone condizioni di salute ed intanto la polizia è tornata a bloccare le entrate del centro.
I rifugiati del Cara sono determinati nel voler riconquistare le minime risorse utili a vivere dignitosamente un luogo che già di per sé non garantisce nemmeno la minima vivibilità, per questo rilanciano per altri blocchi e proteste.
Un video delle cariche della polizia:
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