Mentre l’esercito turco continuava i suoi attacchi contro le aree di guerriglia, i guerriglieri esercitarono il loro diritto all’autodifesa cinque volte, distruggendo un lanciagranate turco.
Negli ultimi sei anni, Hasna Zourob, 60 anni, ha combattuto una battaglia su due fronti. Uno contro il cancro e l’altro contro l’occupazione israeliana che le ha impedito di vedere suo figlio.
“Quando un giorno si farà la storia dei crimini di Stato nel Mediterraneo e del razzismo istituzionale sarà importante se si potrà dire che c’è stato chi si è opposto, chi ha resistito, chi ha chiamato gli assassini col loro nome, chi ha detto coi fatti “non nel mio nome”!
Sanzionata a Milano l’istallazione “A Theater to save the Planet”. Gli studenti non accettano il greenwashing di Eni, Amazon e Intesa Sanpaolo
Questo mercoledì decine di migliaia di piqueteri e piquetere hanno marciato portando fiaccole dal Ponte Pueyrredón verso Plaza de Mayo per rifiutare gli aggiustamenti del Fondo Monetario Internazionale e soprattutto per dedicare un capitolo della loro protesta al Governo di Alberto Fernández e specialmente alla Ministra dello Sviluppo Sociale, Victoria Tolosa Paz.
Uno dei motori centrali delle mobilitazioni di queste settimane a Parigi è stato lo sciopero dei netturbini. Questo sciopero, articolato nei vari ambiti di questo settore, è stato particolarmente impattante mettendo, di fatto, in crisi tutto il sistema di gestione dei rifiuti della città.
Lo scorso 11 febbraio una compagna italiana e un compagno tedesco sono stati arrestati in Ungheria. Da allora si trovano nel carcere di Budapest in condizioni piuttosto difficili e con scarsissimi contatti con familiari e avvocati.
Studenti universitari in lotta negli ultimi mesi contro il caro vita: affitti trasporti, tasse universitarie e ora anche il caro mensa. Il costo di un pranzo in mensa è cresciuto a Milano del 60%, a Brescia del 45%, a Torino del 40%.
Sabato 15 aprile si è tenuta una nuova assemblea pubblica del percorso “casa, la priorità di Pisa”. Come di consueto, la piazza del quartiere di sant’ermete si è riempita di persone, circa un centinaio, che hanno animato una discussione appassionata e rabbiosa con 20 interventi.
In Tunisia si stringono le maglie della repressione contro il dissenso interno. A termine di un’interrogatorio durato tutta la notte, all’alba di giovedì 20 aprile è stato convalidato l’arresto del leader storico del partito islamico tunisino Ennahdha, Rached Ghannouchi e all’opposizione del governo di Saied.