Se entro la fine di luglio non verrà trovato un accordo sul rinnovo del contratto, i 340.000 lavoratori del gigante della logistica statunitense rhood of TeamUPS – organizzati dall’International Brothesters (IBT) – entreranno in sciopero.
E’ uscito negli scorsi giorni il programma del Campeggio di Lotta 2023 in Valsusa.
I curdi stanno organizzando una serie di eventi in occasione del centenario del Trattato di Losanna che ha diviso il Kurdistan in quattro parti e ha sottoposto i popoli della regione alla negazione e al genocidio.
Cinque camionette di polizia questa mattina sono intervenute a Settimo Torinese per sgomberare il presidio dei lavoratori di Mondo Convenienza. “Lo sciopero non è un problema di ordine pubblico ma un diritto dei lavoratoti, i lavoratori in sciopero non sono criminali ma esercitano la libertà sindacale.
Abbiamo appreso qualche giorno fa sui giornali la notizia di un’indagine, partita un anno fa a seguito dell’edizione del Festival Alta Felicità 22, che ha portato sul banco degli imputati il sindaco di Venaus, Avernino Di Croce, No Tav di lunga data, indagato con l’accusa di abuso e omissione di atti d’ufficio.
All’alba di venerdì scorso, infatti, su mandato della “Direzione Distrettuale Antimafia”, negli appartamenti di sei membri della redazione del portale siciliano, tra Palermo e Messina sono state effettuate altrettante perquisizioni dalle forze di polizia: le accuse sono di istigazione a delinquere e atto terroristico.
Ieri in borgata operazione in grande stile, con la scusa della lotta allo spaccio la polizia e l’amministrazione usano il pugno di ferro contro gli abitanti e le abitanti della borgata.
Da ieri mattina è in corso lo sciopero a Volpiano e Settimo Torinese dei lavoratori della Veneta Logistic che offre in appalto manodopera per il trasporto e montaggio dei mobili di Mondo Convenienza.
Il compromesso della NATO con lo Stato turco e il suo pubblico sostegno alle violente politiche anti-curde di Erdoğan dimostrano che l’alleanza è ancora una volta disposta a commettere gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani, lo afferma il KNK.
Il rapporto prospetta che la crisi pandemica abbia reso più noto e ha aumentato il razzismo strutturale e la discriminazione, evidenziando l’emarginazione, gli alti indici di povertà, la precarietà e la mancanza d’accesso ai servizi sanitari fondamentali, che hanno dato luogo, inoltre, ad un appello delle Nazioni Unite ad adottare misure relative all’incidenza del covid-19 nei villaggi originari.