Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha autorizzato con il decreto del 5 settembre 2023 il progetto definitivo per la realizzazione della seconda tratta del Tyrrhenian Link
Riceviamo e pubblichiamo volentieri un contributo che analizza la questione del rigassificatore di Vado Ligure.
Nel campo della produzione materiale la libertà può consistere solo nel fatto che i produttori associati governano razionalmente il metabolismo umano con la natura lavorando in condizioni degne dell’essere umano e, cosa rilevante ai fini ecologici, con il minimo dispendio di energia.
Pochi giorni fa, con due atti delegati, la Commissione europea ha deciso di estendere la produzione di idrogeno ad altre fonti di energia – oltre le rinnovabili – che non implichino l’uso di combustibili fossili: in pratica al nucleare.
Mentre la Germania spegneva le sue centrali atomiche, l’Italia ha partecipato da «osservatore» a un meeting dei paesi nuclearisti
In realtà l’anacronistico “piano Mattei”, lanciato dal governo Meloni, punta a fare dell’Italia un hub del gas per rivendere il metano ad altri Paesi europei. E in questo disegno rientra la Linea Adriatica, insieme ad altri nuovi rigassificatori e nuovi gasdotti di importazione.
Martedì il Consiglio dei Ministri ha approvato tra vari provvedimenti un decreto-legge che ha l’obiettivo di contenere i costi dell’energia, simile ad altri già approvati in precedenza ma con la proroga di alcune agevolazioni, evidentemente insufficienti, per le tariffe di energia elettrica rivolte a nuclei con isee inferiore a 15 mila euro o persone in gravi condizioni di salute.
Nelle scorse settimane la notizia che negli Usa fosse stata scoperta la fusione nucleare controllata ha fatto il giro del mondo, individuando nella narrazione americanocentrica e pro nucleare i paradigmi dell’attualità.
Come di tanto in tanto succede, nei giorni scorsi i maggiori mezzi di comunicazione hanno dato grande risalto a una notizia relativa al settore nucleare: in questo caso alla fusione nucleare.
La squadra italiana non parteciperà a questi mondiali perché non si è qualificata, ma al posto dei calciatori sarà comunque presente una task force italiana che comprende circa 600 militari e carabinieri, con mezzi e armamenti terrestri, navali ed aerei.