Una delle pose più odiose e fasulle in merito allo spietato assedio e bombardamento della Striscia è quella di chi, come l’ineffabile Paolo Mieli, si dice contrito per le perdite ma al contempo, asciugandosi lacrime di coccodrillo, si domanda “cos’altro si potrebbe fare?”.
Catturati a decine nel nord di Gaza, tra loro sfollati, giornalisti, medici. In attesa di identificazione. La Mezzaluna sospende il lavoro a nord, le Nazioni unite prive di mezzi a sud: Gaza ha fame e sete
Il ministro israeliano del Patrimonio, Amichai Eliyahu, ha chiesto l’esecuzione dei prigionieri palestinesi in modo che non vengano rilasciati in qualsiasi futuro negoziato con la resistenza palestinese.
Israele ha impiegato un sistema di intelligenza artificiale per generare obiettivi di morte che ha trasformato Gaza in una “fabbrica di omicidi di massa”, secondo un nuovo rapporto investigativo, di forte impatto, pubblicato dall’organo israeliano di informazione +972 Magazine.
Il corteo di sabato 2 dicembre a Torino ha visto la partecipazione di più di tremila persone, moltissimi giovani e giovanissimi, provenienti da quartieri e contesti molto diversi tra loro.
Israele vuole costituire una “zona cuscinetto” sul lato palestinese del confine tra Gaza e l’Egitto allo scopo, afferma, di prevenire “futuri attacchi di Hamas”.
Leggendo in queste settimane commenti e articoli dei media mainstream sul nuovo drammatico conflitto tra Israele e palestinesi, è difficile non riconoscere un (più o meno) intenzionale processo di allontanamento dalla comprensione delle sue reali cause, peraltro non dissimili da altri conflitti bellici attualmente in corso su scala planetaria.
“La storia di Mosab è quella di molti palestinesi a Gaza”.
L’infido nemico fallirà di nuovo e tornerà per essere sconfitto e trascinato le code della delusione e della sconfitta
La tregua è durata sette giorni e stamattina, venerdì 1 dicembre, Israele ha ripreso a bombardare la stremata e distrutta Striscia di Gaza, lanciando una serie di attacchi su varie aree, colpendo soprattutto il sud, dove sono stati spinte molte migliaia di persone evacuate dal nord. 32 palestinesi sono stati uccisi.