InfoAut
Immagine di copertina per il post

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: riprendono i bombardamenti. 32 palestinesi uccisi

InfoPal. La tregua è durata sette giorni e stamattina, venerdì 1 dicembre, Israele ha ripreso a bombardare la stremata e distrutta Striscia di Gaza, lanciando una serie di attacchi su varie aree, colpendo soprattutto il sud, dove sono stati spinte molte migliaia di persone evacuate dal nord. 32 palestinesi sono stati uccisi.

da InfoPal

L’ufficio stampa governativo (GMO) di Gaza ha dichiarato, venerdì mattina, che “gli aerei dell’occupazione hanno lanciato una serie di attacchi nel sud della Striscia”.

Un bombardamento aereo ha colpito il nord-ovest della Striscia di Gaza, mentre l’artiglieria ha preso di mira varie aree della città di Gaza.

Da parte sua, la radio dell’esercito di occupazione israeliano ha detto: “Gli aerei da guerra stanno bombardando tutte le parti della Striscia di Gaza”.

Fonti locali hanno riferito che diversi morti e feriti sono arrivati ​​all’ospedale Kamal Adwan, l’unico ospedale operativo nel nord della Striscia di Gaza.

Il Ministero della Sanità palestinese a Gaza ha annunciato che il numero dei martiri è salito a trentadue martiri a seguito dei rinnovati massacri dell’occupazione israeliana nella Striscia di Gaza.

In un comunicato stampa, il ministero della Salute ha indicato che il numero delle vittime dei massacri dell’occupazione israeliana è salito a 32, a tre ore dalla fine della tregua, e che decine sono rimasti feriti, la maggior parte dei quali bambini e donne.

Il portavoce del ministero, Ashraf Al-Qudra, ha affermato che la tregua temporanea non ha aiutato il sistema sanitario, sottolineando la necessità di garantire il flusso di forniture mediche e carburante a tutti gli ospedali della Striscia di Gaza.

Da parte sua, il ministero degli Interni di Gaza ha segnalato un aumento del numero dei morti dopo che l’occupazione ha preso di mira la casa della famiglia Qandil nel campo di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza.

Ha confermato che due persone sono state uccise e diversi palestinesi sono rimasti feriti dopo che l’occupazione ha preso di mira un appartamento residenziale nella città di Hamad, a ovest di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza.

La comunità internazionale è responsabile della continua aggressione contro Gaza, per non aver fatto nulla di concreto per fermare la mano genocida di Israele.

Il GMO ha dichiarato che la comunità internazionale è responsabile della “continuazione della guerra israeliana nella Striscia di Gaza”.

In un comunicato stampa, ha affermato: “L’esercito di occupazione israeliano ha ripreso la sua brutale guerra contro il nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza, continuando a bombardare e a prendere di mira molte case e aree sicure di più di un governatorato nella Striscia.

“La comunità internazionale, guidata dagli Stati Uniti d’America, rappresentata dal presidente americano e dal suo Segretario di Stato, sono responsabile dei crimini dell’occupazione israeliana e della continuazione della brutale aggressione contro i civili, i bambini e le donne nella Gaza Striscia, dopo averle dato il via libera per riprendere la guerra senza alcun riguardo alle leggi di guerra e alle leggi internazionali e umanitarie”.

Ha sottolineato “il diritto del nostro popolo palestinese a difendersi con tutti i mezzi, e il diritto alla libertà e all’indipendenza, a fondare uno Stato palestinese con Gerusalemme come capitale e a rimuovere completamente l’occupazione dalle sue terre in conformità con le norme internazionali e le risoluzioni delle Nazioni Unite”.

Con la mediazione qatariota-egiziano-americana, il 24 novembre era iniziata una tregua umanitaria durata 7 giorni, ma le pressioni omicide interne all’establishment israeliano hanno portato alla ripresa dei bombardamenti.

Dal 7 ottobre, l’esercito di occupazione ha lanciato una guerra devastante contro Gaza, lasciando oltre 15.000 morti palestinesi, tra cui 6.150 bambini e più di 4.000 donne, oltre alla massiccia distruzione di infrastrutture e ad un disastro umanitario senza precedenti, secondo fonti ufficiali e internazionale.

Video

(Fonti: Quds Press, Quds News network, ministero della Salute di Gaza;

credits foto e video: Quds News network, Quds Press, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ASSEDIO DI GAZAisraelepalestinatregua

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Montichiari: cancellato il volo con i missili in transito.

Vittoria per lavoratrici e lavoratori. Revocato lo sciopero.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Una resa dei conti coloniale: come la guerra di Israele contro l’Iran riapre vecchie ferite

Riprendiamo di seguito questo articolo di Soumaya Ghannoushi, apparso su Effimera. Condividiamo in gran parte quanto scritto nel testo e nell’introduzione di Effimera, ci teniamo a sottolineare per quanto riguarda il nostro punto di vista che sicuramente quello del multipolarismo rappresenta un orizzonte del desiderio tra le masse del sud del mondo (ed anche qui […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.