Interrotto l’intervento della ministra per la famiglia, Eugenia Roccella, nel padiglione della Regione Piemonte, da parte di diversi movimenti di Torino, da Extinction Rebellion a Non Una di Meno. “Siamo di fronte alla cecità di un governo che continua a investire in combustibili fossili e in politiche volte a restringere il diritto all’aborto” dichiarano le persone presenti. Molte le attiviste pedinate e perquisite senza motivo. Striscioni e sit-in anche all’esterno del Salone.
I fascisti che si erano radunati davanti al liceo torinese sono stati allontanati dagli studenti. La polizia è intervenuta sul posto e sono stati identificati i presenti.
Questa settimana si è tenuto il consiglio regionale aperto in cui si è discusso il progetto del nuovo ospedale che dovrebbe sorgere in una porzione di parco della Pellerina a Torino.
Decine di attivisti climatici fermati e perquisiti dalla polizia mentre si stavano recando all’aeroporto dei jet privati di Torino Caselle. L’obiettivo era svolgere una manifestazione pacifica volta a denunciare il grosso impatto delle emissioni prodotte dai Jet Privati in un mondo in piena crisi climatica.
Questo Primo Maggio come da tradizione è stato diffuso il volantone “Spazi Sociali”, il giornale del Network Antagonista Torinese. Al centro dell’edizione di quest’anno la questione della guerra e della crisi sociale, ma anche la libertà d’aborto e gli attacchi giudiziari ai movimenti sociali.
Primo Maggio per noi significa dire forte e chiaro ciò che nessuno dice: la guerra che si sta consumando in Ucraina è un crimine voluto da chi antepone la tenuta del sistema egemonico targato USA alle vite umane ed è disposto a tutto pur di mantenere i propri profitti mortiferi. Gli interessi delle classi popolari sappiamo bene non coincidere con quelli delle élite russe, cinesi o occidentali.
Il problema principale degli ultimi decenni è che la velocità con cui stiamo saccheggiando la natura non lascia il tempo a quest’ultima di rigenerarsi, disegnando, così, geografie di una distruzione che va accelerandosi, materializzando il concetto dell’Antropocene, l’epoca segnata dal massimo impatto dell’uomo sull’ambiente.
Ieri sera, durante la fiaccolata organizzata dal Comune di Torino in occasione del 25 aprile, davanti alla presenza di alcune bandiere della Nato, lo spezzone giovanile ha ribadito l’inaccettabilità della loro presenza all’interno della manifestazione per la Liberazione.
Prosegue la lotta contro la cronica assenza di spazi destinati alle esigenze studentesche all’interno del Campus Einaudi di Torino.
Torino: Comitato Teleriscaldati organizza assemblea pubblica contro la guerra e carovita. Non vogliamo più pagare le armi da mandare in Ucraina: il Governo deve usare i soldi per attivare misure reali di sostegno al reddito, per le bollette e le nostre spese!