Dublino, in migliaia contro Pegida. Scontri con la polizia
Pegida ha annullato all’ultimo momento l’evento, mentre nel luogo d’incontro concordato per il raduno fascista, il General Post Office di Dublino, hanno cominciato a radunarsi i manifestanti antirazzisti, espressione della variegata società irlandese.
Un primo gruppo di simpatizzanti di Pegida è stato avvistato in Abbey St. mentre si allontanavano dal General Post Office. Un’altra quindicina di fascisti è stata invece vista in Cathedral St., sempre a poca distanza dal GTO, e subito sono stati raggiunti da un gruppo di antirazzisti distaccatosi dalla manifestazione. I fascisti hanno capito che per loro tirava una brutta aria e se la sono data a gambe lungo Talbot St. (come si vede dal video pubblicato al fondo dell’articolo), alcuni riuscendo a scappare per Marlborough St., altri rifugiandosi in un negozio EuroWorld.
L’unità di pubblica sicurezza della Garda Síochána (polizia irlandese, ndr) è arrivata per proteggere i simpatizzanti di Pegida e – rievocando le scene di violenza poliziesca già viste a Rossport – ha cominciato a manganellare violentemente chiunque, inclusi i giornalisti (un fotografo di RTE ha dichiarato di essere rimasto ferito negli scontri). I Gardai hanno dovuto circondare Talbot St. per proteggere i fascisti dalla folla sempre più numerosa della contromanifestazione.
Nel frattempo si è diffusa la voce che quattro fascisti si stessero nascondendo nel pub Brannigan’s. Anche qui un cordone di Gardai si è schierato intorno al pub in protezione dei fascisti, finché dopo un’ora quest’ultimi non sono stati scortati fuori ammanettati e portati via sulle camionette della Garda.
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