Pegida manifesta a Utrecht, la polizia aggredisce gli Antifa
Nella giornata di ieri, 11 ottobre, circa un centinaio di sostenitori del movimento islamofobo e xenofobo Pegida, sorto originariamente in Germania nella regione di Dresda, si e’ dato appuntamento nella citta’ olandese di Utrecht contro “l’islamizzazione dell’Europa” e l’arrivo di profughi, chiedendo una politica che sappia distinguere tra rifugiati politici e migranti economici, respingendo al confine questi ultimi.
Pegida olandese non e’ che un nuovo nome per organizzazioni xenofobe gia’ esistenti nei Paesi Bassi,come “prima il nostro popolo” o “Pro Patria”. La manifestazione e’ stata preceduta dalle solite polemiche circa l’autorizzazione a manifestare, che infine e’ stata concessa ai fascisti soltanto per un presidio statico, attorno al quale si sono radunati senza autorizzazione alcune centinaia di antifascisti appartenenti a gruppi universitari (Critical Students Utrecht), all’ambiente squat, ai collettivi femministi e trockisti. Presenti anche solidali dal resto dell’Olanda.
La polizia ha cicondato e protetto, a partire dalle 14.00, i fascisti, che hanno continuato a intonare slogan contro i migranti e l’Islam per almeno tre ore. Il centro cittadino e’ stato militarizzato fin dall’alba con contingenti di polizia a piedi, a cavallo, in bicicletta e su mezzi blindati. Non appena gli antifascisti hanno tentato di avvicinarsi al grido di “Nazi Raus” e “Say it loud, say it clear, refugees are welcome here!” sono stati manganellati.
Per tutto il pomeriggio sono proseguite le provocazioni poliziesche. Manovre di blindati e uomini in bici e a cavallo hanno spezzato in continuazione qualsiasi assembramento, rendendo impossibile anche fisicamente un blocco che potesse avvicinarsi all’assembramento fascista. Il massimo della provocazione e’ stato raggiunto verso le 17.00 quando, dopo lo scioglimento della manifestazione di Pegida, alcuni fascisti sono stati letteralmente scortati dalla polizia nei pressi della folla, che li ha sommersi di insulti mentre questi sbraitavano e rivolgevano alla gente saluti nazisti, protetti dagli agenti. Nel frattempo, nel resto della citta’, alcuni sostenitori di Pegida venivano seguiti con discrezione e poi aggrediti da militanti Antifa.
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