Squadrismo a Pavia. In 25 contro 5 ragazzi: “negri figli di puttana”
Pubblichiamo dalla pagina FB Movimento Pavia
Alla vigilia della tentata strage fascista di Macerata, anche Pavia diventa teatro di un agguato fascista e razzista in stile paramilitare ai danni di giovanissimi figli di immigrati marocchini. Tutto parte come una aggressione in discoteca per tramutarsi nel giro di pochi metri in un incubo che si svolge sotto le telecamere e le poche auto ancora in giro in prossimità del ponte coperto. È lì che, infatti, al suono di un fischietto, si presentano da tre angoli diversi tre gruppi che si avventano sui giovani. Arginare l’aggressione è impresa impossibile, vista la disparità numerica, 25 contro 5. Quando i malcapitati riescono a svincolarsi dalla stretta e corrono dal ponte verso il centro per cercare scampo alla violenza cieca, inizia una vera e propria caccia all’uomo. I ragazzi cercano riparo dietro le auto e anche dietro il portone di un palazzo, dietro il quale sentono gli squadristi cercarli dopo essersi procurati delle catene di ferro. Uno viene catturato da dieci di loro e pestato a sangue davanti al Caffè teatro. Una notte di terrore e di sangue, la cui matrice sembra non lasciare dubbi. “Negri di merda”, “negri figli di puttana”, “vi facciamo diventare bianchi” queste le frasi usate durante l’aggressione che pare sia seguita ad una incursione in un altro locale della città frequentato da albanesi e rumeni. Alla furia razzista e fascista non sono scampati nemmeno alcuni amici italiani delle vittime, ai quali, dopo essere stato consigliato abbandonare il teatro della aggressione, vengono rivolti insulti come ” italiani di merda vi fate scopare dai negri” ” è colpa vostra se succede questo casino” ” siete la rovina dell’Italia”. Poche ore dopo, a Macerata, un altro razzista spara su 7 “negri di merda”.
Non vogliamo più agguati fascisti nelle nostre strade, non tolleriamo più la presenza di covi fascisti nelle nostre città.
Se toccano uno, toccano tutti.
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