Ultimi aggiornamenti da Cremona: #Emilioresisti
Questa mattina i medici lo hanno nuovamente risvegliato, stavolta alla presenza della moglie. La prognosi resta riservata ma i piccoli progressi degli ultimi due giorni ridanno un po’ di speranza a quanti in questi giorni si sono stretti in un abbraccio solidale, augurandosi una sua pronta ripresa.
Nel frattempo in tutta Italia (e anche in paesi come Francia, Spagna, Turchia e altri) la vile aggressione fascista a danno del Csa Dordoni ha attivato una fortissima solidarietà e momenti di mobilitazione, mentre crescono l’attenzione e la partecipazione verso l’appuntamento nazionale antifascista di sabato 24 a Cremona.
Dal canto loro, in questi giorni i fascisti di Casapound hanno tentato di correre ai ripari rilasciando per voce del vicepresidente Di Stefano e del segretario provinciale cremonese una serie di ricostruzioni surreali e vigliacche, arrivando ad affermare che Emilio sarebbe stato colpito dai suoi stessi compagni. A questo si accompagna la narrazione tossica diffusa da diversi giornali locali, che come sempre accade hanno cercato di ridurre l’aggressione a una semplice “rissa”, rimuovendo totalmente il contesto politico quando non tentando di equiparare avvenimenti e parti coinvolte.
A ricordare da che parte stanno vigliaccheria e infamia e da quale invece il coraggio e la determinazione nel difendere gli spazi sociali e ciò che rappresentano ci hanno però pensato le tante mobilitazioni antifasciste di questi giorni, lanciando un messaggio chiaro che nella giornata di sabato si leverà ancora più forte di Cremona.
L’intervista (Radio Blackout) con Michele del Csa Dordoni per un aggiornamento sulle condizioni di Emilio e alcune considerazioni politiche su queste giornate e il corteo di sabato:
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