Venezia, corteo contro Forza Nuova
In occasione di un presidio “in difesa della famiglia” indetto dall’organizzazione di estrema destra Forza Nuova circa 300 compagni e compagne antifascist* hanno dato vita ad una mobilitazione che si è articolata per le vie della città, con l’obiettivo di impedire l’arrivo a Venezia dei militanti dell’organizzazione fascista.
Il presidio, riunitosi nel primo pomeriggio, si è inizialmente diretto verso il piazzale della stazione per impedire il concentramento dei militanti di Forza Nuova scontrandosi immediatamente con la polizia che, con cariche e lacrimogeni, ha cercato di disperdere il corteo.
La piazza ha però resistito, nonostante il fermo di uno studente che partecipava alla manifestazione, ed ha poi sfilato nel centro cittadino, proteggendosi con barricate e continuando a resistere ai lacrimogeni sparati anche ad altezza uomo.
La manifestazione, conclusasi poi in Piazzale Roma, ha atteso la liberazione di Francesco, compagno poi rilasciato dalla questura nel tardo pomeriggio.
Si conferma quindi che l’antifascismo non è un trito e ritrito meccanismo identitario o una banderina da sventolare ogni tanto, ma una prassi costante per contrastare i fascisti nelle scuole, nelle università e nei quartieri.
Diverse iniziative antifasciste si sono infatti susseguite nelle ultime settimane, partendo da Torino contro il Fuan e Caserta contro Forza Nuova, fino ad arrivare a quelle di Milano di giovedì 12 dicembre.
Oggi, oltre a Venezia, ci sono state mobilitazioni contro Casapound a Trento, a Brescia e a Firenze per ricordare i Samb e Diop uccisi due anni fa dalla violenza fascista.
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