InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cronache di lotta nel mondo del lavoro [8]: Il post Gentiloni parte dall’attacco al mondo del lavoro; quali scenari si aprono?

|||||||

E’ dal mondo del lavoro, congiuntamente a quello del diritto all’abitare dei poveri nelle città in mano alla speculazione, che è partita nel 2013 la fase renziana, con il Jobs Act di Poletti giunto pochi mesi dopo e tutto quello che ne è conseguito in materia di deterioramento e usurpazione di diritti e possibilità di vita per milioni di cittadini.
Che sia stato un attacco di classe, voluto per compiacere al mercato dettato dalle multinazionali e allargare il sorriso già smagliante della rapace imprenditoria nostrana, non ci volle molto a capirlo. La reazione fu però sterile, in primis da parte dei corpi intermedi derisi e depotenziati dallo stesso Renzi con il suo tam tam mediatico e le mozioni parlamentari. Solo i sindacati di base e conflittuali in qualche modo si sono da allora contrapposti a più livelli al laissez-faire ordito dalla politica piddina, già rodata col sistema delle cooperative fatto di silenzioso sfruttamento.
Ora, all’ eclissarsi della meteora Gentiloni, il renzismo bussa di nuovo alle porte degli italiani in pieno periodo pre-elettorale, questa volta non promettendo più bonus, ma mostrando il suo volto aggressivo e ultra-reazionario. Ritornano i voucher, con buona pace delle decine di migliaia di poveracci che si sono ritrovati senza salario per via della loro temporanea quanto subdola rimozione.

[leggi anche: Voucher da riscattare, affronti da vendicarecher da riscattare, affronti da vendicare]

E’ ancora dal nodo del lavoro che la classe politica italiana alza il livello dello scontro di classe speranzosa di portare a casa quantopiù possibile in termini di ritorno materiale, di ulteriore svilimento e sussunzione delle capacità psico-fisiche di milioni di cittadini da tradurre in risorse per il padronato.
E’ questo contesto che i meno abbienti che galleggiano alla giornata nel “Bel” Paese si trovano a dover affrontare, abbandonati e pungolati manco ce ne fosse bisogno dalle manovre di facciata oramai irrisorie di una CGIL che forse non guarda più nemmeno al potenziale dei suoi iscritti in età da pensione, dato che anno dopo anno la quota di pensionabili diminuisce e con essa gli interessi per un sindacato come quello della Camusso.
Facendo leva sulla questione dei voucher, il post-Gentiloni, che sia politicamente marcato da una Grosse Koalition à la italienne o meno, vorebbe prefigurare una rigidità ancora più spinta dei rapporti di forza tra classi, avallando in tal modo decisioni ancor più reazionarie e dannose per chi non riesce a sbarcare il lunario.

Ne consegue che anche chi  – persino dopo il contraddittorio esito referendario del 4 Dicembre scorso, depotenziato dalla mancanza di conflittualità esplicita su temi spinosi come appunto quello del lavoro – è stato alienato in questi anni dalla volontà di partecipazione politica, si troverà nel breve periodo a dover ingoiare scelte con una ricaduta immediata sulla propria esistenza oppure a guardarsi intorno e cercare opzioni, strumentalità di cui potersi avvalere per provare a mettere in moto meccanismi di decisionalità che lo riguardino nel proprio particolare.

Ed è qui che le organizzazioni conflittuali che si danno dal basso possono giocarsi una partita importante, ridando centralità e visibilità alle proprie istanze come e più del recente passato, divenendo poli attrattivi per molti lavoratori spaesati e magari persone che hanno finito o stanno finendo gli studi e si addentrano nel pantano neoliberista della ricerca di reddito.

Nondimeno, la necessità di ripartire dai territori e unire le vertenze resta inalterata e quantomai impellente. In quest’ottica, tra lotte particolari che faticano ad emergere in tutta la penisola, un buon banco di prova per una convergenza tra diversi settori potrà essere data dallo sciopero nazionale intercategoriale lanciato per la settimana prossima. Il 16 giugno difatti incroceranno le braccia all’unisono sia i lavoratori della logistica organizzati nel SICobas e nell’ ADL Cobas, sia quelli dei trasporti, compresi una parte dei dipendenti Alitalia giunti alla ribalta mediatica dopo il referendum, altri lavoratori aereoportuali, delle Ferrovie dello Stato e autotrasportatori. Indicono congiuntamente lo sciopero CUB, SGB, Si Cobas, Adl cobas, Slai cobas e USI, rivendicando il rispetto dei contratti e pieni diritti sul posto di lavoro nei magazzini e non solo,e ribadendo un fermo NO alla privatizzazione dei trasporti in Italia.

Uno sciopero che seguiremo e di cui aggiorneremo in diretta, come potrete vedere dall’home page del nostro portale di informazione. Stay tuned

 

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

lavorologistica

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gli Stati Uniti e il «capitalismo fascista»

Siamo dentro a una nuova accumulazione primitiva, a un nuovo ciclo strategico innescato da Trump.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Israele sta perpetrando un olocausto a Gaza. La denazificazione è l’unica soluzione possibile

Il micidiale etno-suprematismo insito nella società israeliana è più radicato di Netanyahu, Ben Gvir e Smotrich. Deve essere affrontato alla radice.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Restare a galla insieme in un mondo difficile: Bilancio 2024 delle questioni del lavoro in Cina (pt.1)

Traduciamo questo contributo da Chuangcn.  Prefazione a cura di Chuang.  Dal 2020, un gruppo anonimo di netizen si riunisce per redigere una rassegna annuale delle lotte del lavoro (o, nella loro terminologia, “incidenti nel diritto del lavoro”) e delle tendenze sociali ad esse collegate in Cina. L’iniziativa è guidata dall’utente WeChat “Chiapas Eastern Wind TV” […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La questione della Palestina nel mondo di lingua cinese

Nell’ottobre 2023, con l’operazione “Diluvio di al-Aqsa” lanciata da Hamas e la brutale risposta di Israele, il movimento di solidarietà con la Palestina è ricomparso in Cina.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La società della resistenza e la liberazione degli oppressi. La lunga storia di Hezbollah

Appena il governo di Beirut ha deciso il disarmo di Hezbollah, immediatamente nella capitale sono scoppiate proteste e cortei, non solo opera del partito sciita, ma di molti altri partiti e semplici cittadini.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I signori della terra: i latifondisti transnazionali e l’urgenza di una redistribuzione

Troppa terra in poche mani: le dieci multinazionali che controllano milioni di ettari

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ uno sporco lavoro / 3: Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Sono ancora una volta delle parole, in parte esplicite e in parte giustificatorie, quelle da cui partire per una riflessione sul presente e sul passato di un modo di produzione e della sua espressione politico-militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sciopero generale: contro la logistica di guerra lunedì 22 settembre blocco del porto di Venezia

Mediterranean Shipping Company S.A., meglio nota con la sigla MSC, oggi è la prima compagnia di gestione di linee cargo a livello mondiale. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Napoli: scarcerati Angelo e Mimì. Andranno a processo il 12 ottobre. Decine di presidi in tutta Italia

Con le nuove norme introdotte dal governo i due imputati rischiano pene importanti in particolare per l’accusa di resistenza aggravata.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I Costi Planetari dell’Intelligenza Artificiale

“Artificial Intelligence is neither artificial nor intelligent.” – Kate Crawford, Atlas of AI

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina

Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

La logistica tra legalità e illegalità

La crescita della logistica è impressionante, nel 2024 in Italia siamo intorno a un miliardo di pacchi consegnati. Un fattore di inquinamento e di consumo di suolo per gli hub. In Amazon e nelle “coop spurie” si lavora in condizioni di sfruttamento, ma crescono conflitti e sindacati di base di Marco Veruggio e Sergio Fontegher […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Pavia: logistica lombarda in crisi, caricati i lavoratori Geodis

Un nuovo attacco all’occupazione nella logistica lombarda. Ai magazzini della GEODIS di Marzano, Pavia, i lavoratori e lavoratrici in presidio sono stati caricati dalle forze di polizia nella giornata di martedì, 10 giugno 2025. Erano in protesta da una settimana davanti ai cancelli del magazzino della logistica per difendere il posto di lavoro quando un plotone di polizia ha tentato di sgomberare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Oltre i Referendum: una sconfitta da capire

Mentre ancora i seggi erano aperti andava in scena il classico psicodramma della “sinistra”. 

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’AI, i lavoratori e i rapporti di potere

Dopo l’ondata di attenzione e infatuazione mediatica che ha accompagnato il lancio di ChatGPT e di molti altri strumenti di intelligenza artificiale generativa, dopo che per molti mesi si è parlato di vantaggi per la produttività, o di sostituzione del lavoro (soprattutto delle mansioni noiose e ripetitive) con l’AI, siamo arrivati a un punto dove […]