
Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina
Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

🔴GIORNATA STOP RIARMO// SABATO 5 LUGLIO 2025 PARCO DEL VALENTINO // INGRESSO DALL’ARCO DI PIAZZA VITTORIO // ore 16 🔴
Banchetti e performance teatrale con TC Te Cunto “Il mondo va alla guerra”
Tavola rotonda :
“BLOCCARE LA GUERRA DAI NOSTRI TERRITORI E’ POSSIBILE”
Il piano di riarmo europeo aggraverà le già compromesse condizioni in diversi ambiti della vita: dalla formazione alla sanità, passando per la ricerca, il lavoro salariato e la messa a disposizione di territori considerati sacrificabili. Il governo Meloni ha dichiarato la sua guerra alla popolazione accettando le indicazioni dell’amministrazione statunitense di alzare la spesa militare al 5%. La violenza con cui la guerra si manifesta per garantire al modello occidentale di sopravvivere è sotto gli occhi di tutti: il genocidio a Gaza continua sotto le telecamere a livello mondiale, soldati israeliani sparano sulla folla in attesa dei pacchi alimentari, la narrazione dominante costruisce il presunto “nemico” dal quale doversi difendere. Oggi è necessario intervenire collettivamente, ovunque, per fermare questa deriva. Conoscere i meccanismi della guerra qui e ora può permettere di organizzarsi per incepparli. A partire da un’analisi del complesso militare industriale che diventa il paradigma in base al quale strutturare l’organizzazione sociale, produttiva e non, individuiamo chi guadagna dalla finanziarizzazione della guerra e dalla riconversione industriale prendendo ad esempio la città di Torino. Per poi dare spazio alle esperienze di lotta e resistenza che già da ora hanno rappresentato dei tentativi per bloccare la guerra e praticare sostegno al popolo palestinese, a partire dai propri territori.
Complesso militare industriale/finanziarizzazione della guerra/riconversione industriale:
Michele Lancione, professore di Geografia economica e politica al Politecnico di Torino
Susanno De Guio per Recommon, è un’associazione che lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società, in Italia, in Europa e nel mondo.
Gianni Aliotti, Sindacalista, membro dell’Osservatorio “The Weapon Watch”.
Eleonora Artesio, per il Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure
Terry Silvestrini per Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università
Come bloccare la guerra:
Movimento No Base, lotta che si oppone al progetto di base delle forze speciali dell’esercito nel territorio pisano
Testimonianze da chi ha partecipato alla March to Gaza da Torino
GAP, Gruppo Autonomo Portuali di Livorno
A seguire cena popolare e musica




Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.
bloccare la guerralavoromovimento no baseno guerrapalestinapolitecnicoportualiRecommonRIARMOSTOPRIARMO