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Giornalista marocchino rischia un anno di carcere per un tweet

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Omar Radi, attivista e giornalista marocchino è stato fermato due giorni fa a Casablanca per un tweet. Omar, attivo nelle lotte sociali del 2011, aveva criticato sui social più di un anno fa, la sentenza contro il movimento del Rif, il movimento per la giustizia sociale del Marocco del nord duramente represso dalla monarchia. Adesso Omar rischia più di un anno di carcere. Una vicenda che avviene all’interno di una più ampia operazione contro o i diritti civili nel paese.

 

Quello che segue è il comunicato del comitato di sostegno ai prigionieri politici del Hirak del Rif.

“Oggi, giovedì 26 dicembre, apprendiamo una brutta notizia: Omar Radi, membro fondatore del Comitato di sostegno ai prigionieri politici del Hirak del Rif, giornalista e attivista, è stato arrestato e processato per un tweet risalente a sei mesi fa, nel quale denunciava le sentenze contro i prigionieri politici del Hirak del Rif.

Di fronte a questa decisione, il Comitato di sostegno ai prigionieri politici del Hirak del Rif vorrebbe ricordare, come anche una serie di attivisti, organizzazioni per i diritti umani, personaggi politici su scala nazionale e internazionale, che il sostegno alla causa dei prigionieri politici del Hirak del Rif è una questione che riguarda le libertà politiche. Denunciare le sentenze che hanno condannato i prigionieri politici del Hirak del Rif a 20 anni di carcere è una questione di libertà di opinione che ogni cittadino ha il diritto di esercitare per denunciare le azioni dello Stato che considera ingiuste.

Noi, come tutte le forze che si sono mobilitate per chiedere il rilascio dei prigionieri politici del Hirak del Rif, vorremmo ribadire che denunciamo queste sentenze che consideriamo ingiuste, come ricordato da vari rapporti di Human Rights Watch e di Amnesty International.

La solidarietà e la denuncia delle sentenze contro i prigionieri politici del Hirak del Rif non sono un crimine.

Questo è il motivo per cui oggi chiediamo a tutti gli attivisti, organizzazioni, partiti politici che hanno sostenuto la causa del rilascio dei prigionieri politici del Hirak del Rif, di sostenere Omar Radi e di chiedere la sua liberazione immediata.

Con questo appello, il Comitato di sostegno ai prigionieri politici del Hirak del Rif si impegna a svolgere una serie di azioni congiunte con tutte le forze del paese e a livello internazionale fino al rilascio di Omar Radi.

Il posto di Omar Radi, come tutti i prigionieri politici e di coscienza, non è in prigione.

Fermare lo stato d’arresto, Omar Radi libero subito!”

da Hirak News Casablanca – per aggiornamenti Free Omar Radi

 

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