Un noto giornalista israeliano ha recentemente fatto saltare in aria una casa in Libano come parte di un servizio giornalistico mentre era al seguito dell’esercito.
Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.
Nel mezzo della battaglia interna sulla copertura del New York Times riguardo la guerra di Israele, i principali redattori hanno emanato una serie di direttive.
Continuano i deliri complottistici e le menzogne costruite attorno alla storia del rapimento Moro.
Lo pseudo garantismo e la denuncia della deriva autoritaria del governo Meloni finiscono per diventare un’invocazione di arresti, di misure di prevenzione, di più polizia.
L’ostilità israeliana verso i giornalisti ha senso una volta che si comprende la natura di questo Stato coloniale. La continuazione dell’Apartheid israeliano è possibile solo combattendo coloro che rivelano la verità. Fonte: english version Di Ahmed Abu Artema – 12 maggio 2022 Immagine di copertina: Artisti palestinesi dipingono un murale in onore della giornalista Shireen […]
Jenin. Mercoledì mattina, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno assassinato la giornalista di Al Jazeera, Shireen Abu Aqleh, 51 anni, mentre seguiva le incursioni israeliane nella città di Jenin in Cisgiordania. Il ministero della Salute palestinese ne ha dato notizia, spiegando che Abu Aqleh è stata colpita da un proiettile alla testa, sparato da […]
… sulle cui ceneri creare nuove App onnicomprensive e dirigiste nelle indicazioni di scelte di campo globale e capaci di generare reti di notizie mediatizzate da reti di supporti capillari? Forse non è importante che generino profitti direttamente, quanto che spostino consenso e permettano al finanzkapitalismus di riprendersi praterie di followers migrati verso quotidiani rotocalchi […]
Riceviamo e pubblichiamo questo articolo di Giovanni Castellano sul processo di accentramento che stanno vivendo i gruppi editoriali, sulla sempre maggiore relazione che sussiste tra le grandi famiglie imprenditoriali italiane e l’informazione e sul suo utilizzo per orientare l’opinione pubblica. Molto spesso una notizia che può sembrare insignificante nasconde invece un significato importante che non […]
Omar Radi, attivista e giornalista marocchino è stato fermato due giorni fa a Casablanca per un tweet. Omar, attivo nelle lotte sociali del 2011, aveva criticato sui social più di un anno fa, la sentenza contro il movimento del Rif, il movimento per la giustizia sociale del Marocco del nord duramente represso dalla monarchia. Adesso […]