InfoAut
Immagine di copertina per il post

Le vere carogne. Una finale già scritta

La narrazione non è così difficile come può sembrare. Ci sono 3 feriti da arma da fuoco prima della partita. Uno è in condizioni molto gravi, così dicono le prime voci. I soccorsi e le autoambulanze, come succede sempre in questi casi, fanno fatica ad arrivare. Le notizie invece corrono e si rincorrono più veloci che mai. Il campo neutro dell’Olimpico continua a riempirsi di gente. Aumentano così dentro anche caos e confusione. Le notizie e i messaggi si rincorrono tra le curve e fuori lo stadio, rimescolano anche quel po’ di verità che era uscita fuori. A pochi minuti dall’inizio ufficiale: non si capisce chi ha sparato, non si capisce se uno dei ragazzi è morto. Sulla balaustra dello stadio si affaccia un ultras del Napoli. Alza le mani al cielo, un gesto normale che lascia presagire un battito di mano o un grido, ma che assume un rituale simbolico in questo caso. Indossa una maglietta nera con una scritta gialla “Speziale libero”. Speziale è Antonino, uno dei ragazzi catanesi mandati in galera per la morte del poliziotto Raciti, durante il derby siciliano del 2007, secondo un episodio tutt’altro che chiaro come fu sottolineato da tanti, tra cui un articolo dell’Espresso. La maglia indossata dell’ultras napoletano, raffigurava la stessa scritta più curata rispetto a quella scritta con un pennarello che aveva esibito dopo un goal il “calciatore diffidato” del Cosenza, “Biccio” Arcidiacono, pagando quella maglia e quell’idea con 3 anni di allontanamento dagli stadi. In questo clima di tensione si avvicina al settore della Curva nord, storicamente occupato dai laziali, il capitano Hamsik del Napoli, c’è confusione anche tra i giocatori. Ci sono 3 tifosi in ospedale, si vogliono avere rassicurazioni che stiano bene, la partita non ha più senso per molti. Qualcuno lascia già lo stadio per correre in ospedale a verificare di persona le condizione dei ragazzi, presi da quel senso di sfiducia totale che pervade le istituzioni fino ad arrivare al giornalismo italiano. Si decide che la partita si può giocare. Il calcio è difficile che si fermi. Era successo solo con la morte di Raciti, per dei semplici ragazzi feriti o uccisi come Gabriele Sandri, invece lo show deve continuare. Troppi interessi nel pallone, come si sta vedendo in Brasile, dove i mondiali uccidono centinaia di persone. Un sabato sera particolare, dove ritorna subito alla mente il “derby del bambino morto”, raccontato meravigliosamente da Valerio Marchi, sociologo di strada, che descrive quella giornata all’Olimpico di scontri tra ultras e polizia, scoppiata per la falsa notizia diffusa di un bambino morto. Qualcuno ricorda Vincenzo Spagnuolo, ultras genoano ucciso brutalmente durante una partita da un tifoso milanista. Scorrendo indietro nel tempo, torna alla memoria anche anche l’episodio Paparelli, di una partita che nessuno voleva giocare ma che si continuò a giocare in clima surreale durante la morte del tifoso laziale colpito da un razzo. La coppa Italia è chiaro che si deve giocare. The show must go on. Parte così l’inno nazionale, subito fischiato da entrambe le curve, napoletana e fiorentina. Sugli spalti in tribuna si vede il premier Renzi, che l’inno invece lo canta solitario in un mare di fischi.

La partita può iniziare, ma il risultato è già scritto. Non importa più a nessuno chi vinca o perda.

I giornalisti iniziano a ricercare le fonti, le voci, le chiacchiere. Si prova a dare un nome a quell’ultras sulla balaustra. Dopo “Ivan il Terribile” che secondo qualcuno aveva fatto passare una notte di terrore alla città di Genova, dopo Italia-Serbia. Ecco servito “Genny ‘a carogna”. Gli sfottò-web e le grafiche già impazzano. Secondo alcuni ha deciso lui di giocare. Nessuno ha detto però che la partita non si doveva giocare. La vita di un ragazzo, ci insegnano, vale meno di una partita di calcio. Parte così non solo un caso mediatico, ma invece prende le forma di un caso soprattutto politico. I due più importanti quotidiani nazionali parlano della sconfitta dello Stato. Grillo parla sul suo blog la fine della “Repubblica” e dicendo che nel PD comandano i “Genny ‘a carogna”. Qualcun altro come sempre invoca la “povera” Costituzione. L’immancabile Saviano parla di un mondo delle curve dominato da intrecci pericolosi tra camorra, ‘ndrangheta, mafia, violenza e spaccio di droga. Gomorra è negli stadi, manca solo la prostituzione. Alfano invece annuncia l’ennesimo giro di vite. Qualche giornalista gomorriano parla di una nuova trattativa stato-mafia.

Una finale di Coppa Italia (TIM cup in nome del dio business), sempre un snobbata tra le grandi, non aveva mai così interessato nessuno così da anni, dopo la scomparsa della Coppa delle Coppe.

E’ la coppa di “Genny a carogna”, per qualcuno ha un soprannome ridicolo, per altri diventa addirittura una figura inquietante. I ragazzi feriti da colpi di pistola passano in secondo piano, poi vengono rimossi, finendo agli arresti pur essendo ancora in ospedale. C’è già pronto per loro: un processo e pure la sentenza. Il primo conflitto ultras con un arma da fuoco nel nostro paese, non riesce stranamente nemmeno a fare notizia. Chi ha sparato si scoprirà legato ad ambienti dell’estrema destra fascista. Ma è un altro spauracchio che bisogna trovare. Delinquente, ignorante, figlio di camorrista, ultras. E per giunta napoletano. Sembra avere tutte le caratteristiche giuste secondo quello sguardo lombrosiano che identifica il criminale moderno e le persone socialmente pericolose. Lo stadio diventa sempre specchio affidabile del controllo pubblico, per sperimentare le peggiori torture moderne e repressivi, dopo i gas Cs o il Daspo, in questo caso sperimenta la tortura mediatica. L’Italia è un paese dove ancora persiste una “mentalità” contadina. Come scriveva Gramsci, nel nostro paese i contadini erano lasciata in balia dei funzionari pubblici corrotti, e la maggiore preoccupazione era quella di difendersi corporalmente dalle insidie, dai soprusi, della barbarie dei proprietari e dei funzionari pubblici. Nell’Italia contadina di oggi lo Stato costruisce continuamente spaventapasseri, da esibire pubblicamente sotto al sole dai media. Lo spaventapasseri in questo caso indossa una maglietta con scritto “Speziale Libero”, ha le braccia tatuate e un volto troppo sporco per il sistema-mondo-calcio. In un paese dove i “nuovi” proprietari terrieri e i baroni della politica, provano a difendere solo la loro ricchezza e ingrossare le solite tasche dove secondo un ultimo sondaggio i 10 più ricchi possiedono quanto 500.000 operai. A Napoli finita la pasqua tra casatielli, pastiere e frittate, finita la redenzione è pronta una nuova crocifissione dei benpensanti-razzisti per “Genny”. E’ pronto un daspo a vita per le curve. Il coro e il cappuccio abbassato per molti è già pronto: “ci togliete dagli stadi, ci troverete nelle strade”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

calcionapoliultras

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ uno sporco lavoro / 3: Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Sono ancora una volta delle parole, in parte esplicite e in parte giustificatorie, quelle da cui partire per una riflessione sul presente e sul passato di un modo di produzione e della sua espressione politico-militare.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Più conflitti, meno conflitti di interesse

“Le mie mani sono pulite” ha detto il sindaco Sala nella seduta del consiglio comunale dove ha sacrificato il suo capro – l’assessore all’urbanistica Tancredi, coinvolto nelle indagini della procura milanese su alcuni (parecchi) progetti di trasformazione urbana.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Robert Ferro – Dove va l’Europa? Crisi e riarmo nel cuore dell’Unione

Dal welfare al warfare, dall’automotive al carroarmato, dall’«Inno alla gioia» di Beethoven alla «Marcia imperiale» di Dart Fener. Nel cambio di tema che fa da sfondo all’Europa, l’imperialismo colpisce ancora. 

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Raffaele Sciortino – L’imperialismo nell’era Trump. Usa, Cina e le catene del caos globale

Che cos’è l’imperialismo oggi, nell’era di Trump? da Kamo Modena Non è una domanda scontata, né una mera speculazione teorica; al contrario, siamo convinti che sia un nodo fondamentale, tanto per chi vuole comprendere il mondo, quanto per chi mira a trasformarlo – partendo, ancora una volta, da dove si è, da dove si è […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dal margine al centro: ripensare il/i Sud tra giustizia sociale e territoriale

Parlare del margine, per Jacques Derrida, significa, in realtà, parlare del centro.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I Costi Planetari dell’Intelligenza Artificiale

“Artificial Intelligence is neither artificial nor intelligent.” – Kate Crawford, Atlas of AI

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Mimmo Porcaro – L’Italia al fronte. Destre globali e conflitto sociale nell’era Trump

La tendenza alla guerra delle società capitalistiche è diventato un fatto innegabile, lo vediamo sempre più concretamente; ed è una dinamica che arriva a toccarci sempre più direttamente.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Napoli: scarcerati Angelo e Mimì. Andranno a processo il 12 ottobre. Decine di presidi in tutta Italia

Con le nuove norme introdotte dal governo i due imputati rischiano pene importanti in particolare per l’accusa di resistenza aggravata.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Napoli: tre arresti tra i disoccupati nel corso del click day fallito

Tutte e tutti liberi e lavoro per le platee storiche dei disoccupati. da Movimento di Lotta – Disoccupati 7 novembre Dopo 10 anni di lotta dei disoccupati e delle disoccupate delle platee storiche della città di Napoli, stamattina 10 Luglio si doveva tenere il click-day per la procedura messa a bando per l’assunzione delle platee […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jatevenne! A Napoli corteo contro la Nato.

Ieri, 27 maggio, nelle strade di Napoli un corteo di un migliaio di persone ha sfilato contro la presenza del summit NATO sulla sicurezza nel mediterraneo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli rifiuta la guerra e il riarmo: NO al summit NATO del 26 maggio

Il 26 maggio a Napoli si terrà un summit della NATO sul tema della “Sicurezza nel Mediterraneo”, i movimenti sociali cittadini hanno indetto un contro summit per ribadire la contrarietà alla guerra, l’opposizione al riarmo e al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei denunciano la mancata prevenzione e vengono caricati

Gli abitanti di Bagnoli, dei Campi Flegrei e tanti solidali da Napoli oggi oggi erano in piazza per denunciare che nel territorio, dove ci sono più di 400 sfollati e dominano incertezza e paura per il futuro, si tiene un comizio elettorale presso Città della Scienza. da Laboratorio Politico Iskra Gli abitanti sono stati caricati […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Crollo alle Vele di Scampia: fate presto!

Condividiamo di seguito il comunicato del Comitato Vele Di Scampia 167 dopo il terribile crollo che ha provocato la morte di due giovani e il ferimento di 13 persone tra cui sette bambini ed la gestione vergognosa dei soccorsi. Solo ora, al termine di una giornata difficilissima e dolorosa riusciamo a scrivere queste poche righe. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: liberi di lottare contro la guerra e affianco al popolo palestinese

Alle 6 di stamani la polizia è andata a casa di 4 compagn per notificare l’applicazione dell’obbligo di firma e contestare vari reati per la manifestazione in solidarietà al popolo palestinese del 13.02 di quest’anno fuori le sedi della RAI di Napoli. da Laboratorio Politico Iskra Giovedi 18 luglio, Presidio h 10, Sede Rai via […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: cariche alla manifestazione contro il concerto “in onore” dei 75 anni della NATO. 10 gli attivisti feriti

Scontri e feriti alla manifestazione contro la Nato e le politiche di guerra, 10 i manifestanti feriti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iskra: multe e repressione non ci fermeranno

Ieri abbiamo appreso la notizia della condanna al pagamento di oltre 4mila euro comminata a Eddy, nostro compagno, per una iniziativa di lotta del 2016 del Movimento “Disoccupati 7 Novembre.